Per Final Fantasy 7 Rebirth Digital Foundry non poteva certo trattenersi dalla sua approfondita analisi tecnica. Il responso è abbastanza tiepido, o meglio equilibrato, visto che si parla di “esperienza eccellente ma incosistente”.
Come riportato nel video dell’analisi e nella sua dettagliata versione testuale, anche se a livello grafico siamo di fronte a un prodotto di altissimi livello non possiamo ignorare alcuni problemi legati al sistema di illuminazione, alle texture e al framerate in modalità Prestazioni.
Gli stessi problemi, in fondo, erano stati segnalati in occasione del rilascio della demo. L’uscita del gioco completo non ha cambiato l’opinione degli esperti, che sottolineano quanto Final Fantasy 7 Rebirth sia eccezionale, ma non perfetto.
Uno dei punti di maggior valore, per esempio, è dato dalle cutscene, che sono un vero godimento per la vista grazie a miglioramenti a livello di personaggi e di stile, che tende più al realismo. Anche i combattimenti nel corso dell’avventura lasciano a bocca aperta, grazie ad ambientazioni ricche e dai dettagli ricchissimi.
I problemi, come dicevamo, riguardano un sistema di illuminazione non impeccabile e un sistema di ombre a volte incompleto. Il tutto risulta più evidente, secondo Digital Foundry, quando gli oggetti vengono osservati da distanza ravvicinata.
Anche alcune texture in bassa risoluzione fanno storcere il naso agli esperti. Per quanto riguarda il framerate, per riuscire a bloccarlo a 60 fps in modalità Prestazioni la risoluzione scende a 1152p, con un’influenza non positiva sulle immagini di gioco, che risulta più ammorbidite anche rispetto a Final Fantasy 7 Remake.