La classificazione 18+ di Final Fantasy 16 è legata esclusivamente all’aumento del realismo grafico dei videogiochi. Si tratta della prima volta che un capitolo principale della serie viene classificato per un pubblico maggiorenne, visto che i precedenti erano arrivati al massimo a un 16+.
Parlando con Game Informer, il producer Naoki Yoshida ha spiegato che questa differenza non è legata a specifiche scelte degli sviluppatori. Non c’è stato, insomma, un ricorso intenzionale a contenuti più maturi. Il problema è invece legato al sempre maggior fotorealismo delle produzioni videoludiche.
Ci fanno spesso questa domanda. La gente ci chiede se il rating è salito perché volevamo fare un gioco più violento, ma la risposta è no. Apparentemente il sistema di rating non è cambiato. Abbiamo ancora il 3+, il 16+ e il 18+. Il problema è che nel corso degli anni, con più giochi e più avanzamento tecnologico, le regolamentazioni a cui sono sottoposti sono cambiate molto. Scopriamo di non poter fare molto per ottenere lo stesso rating di una volta.
Il concetto è stato spiegato meglio dal Game Director Hiroshi Takai, che ha portato il focus sul fotorealismo:
Con le nuove generazioni di hardware e le grafiche che diventano sempre più realistiche, se vuoi raccontare una storia che sembri reale devi farla apparire reale. Mostrando immagini realistiche, è difficile restare nel campo di un rating basso perché il tutto diventa molto coinvolgente, e credo che potete vedere questo trend già da PlayStation 2 e PlayStation 3, quando la grafica ha iniziato a diventare un po’ più realistica.
In altre parole, non sarebbe stato possibile raccontare una storia che parla anche di violenza censurando immagini realistiche che esprimono tale violenza. Il tutto si è tradotto in un rating 18+.
Vi ricordiamo che Final Fantasy 16 sarà disponibile per PlayStation 5 dal 22 giugno e che in futuro arriverà anche su PC, ma senza fretta.