Gli oggetti in Final Fantasy 16 saranno accompagnati da descrizioni testuali che hanno subito la forte influenza dello stile Fron Software. A rivelarlo è il localization director Michael-Christopher Koji Fox, che ha ammesso di aver preso da esempio i videogiochi soulsborne per la creazione delle didascalie ad armi ed oggetti presenti nel titolo di Square Enix.
Come riporta IGN, la volontà è quella di dare vita e profondità a questi elementi. Nelle descrizioni, allora, non troveremo semplicemente il nome dell’oggetto e la sua funzione, ma ad esempio la sua origine e/o il suo significato per il popolo di Valisthea.
A un certo punto avevamo finito la sceneggiatura e mi restava un po’ di tempo extra. Il team dedicato alla lore era impegnato a fare altre cose e a me è stato chiesto di scrivere le descrizioni degli oggetti. Sono un fan di From Software dai tempi di Demon’s Souls e ovviamente ho giocato anche Dark Souls ed Elden Ring.
In questi giochi la descrizione degli oggetti viene mostrata nelle schermate di caricamento, perciò leggendole pensavo fosse una cosa interessante. Ma anche sulle carte di Magic: The Gatheting non hai solo la spiegazione di quello che fa la carta, ma anche un testo di contorno che di solito è una citazione del misterioso mago che era vissuto mille anni fa, o una parte della storia del gioco.
Fox ha quindi deciso di mantenere lo stesso meccanismo anche in Final Fantasy 16, usando le descrizioni per ampliare la lore. Solo così, seguendo una strada aperta proprio da From Software, si può trasformare un testo da qualcosa di inutile e che nessuno legge a un elemento integrante dell’esperienza di gioco.
Vi ricordiamo che Final Fantasy 16 sarà disponibile dal 22 giugno. Gli sviluppatori hanno deciso di inserire anche un sistema per tenere traccia di personaggi, luoghi ed eventi in qualunque momento.