Final Fantasy 16 doveva inizialmente contare su ben due dischi, ma alla fine Naoki Yoshida (Yoshi-P) ed il suo team di sviluppo è riuscito ad ottimizzare il codice utilizzando un solo disco, così da contenere i costi per Square Enix.
Non è un segreto che i giochi stiano diventando sempre più grandi con il passare delle generazioni di console, con le produzioni tripla A che sono infatti contraddistinte sempre da un comparto tecnico decisamente avanzato e ricco di dettagli richiedendo di conseguenza un’imponente mole di dati.
Ma come riportato da Gamingbolt, a differenza di Final Fantasy 7 Rebirth la sedicesima Fantasia Finale non dovrà utilizzare due dischi nella versione completa, con il team di sviluppo che nelle fasi finali dei lavori è riuscito ad ottimizzare il codice riducendo il peso del gioco a circa 90 GB.
A condividere questa informazione è stato lo stesso Naoki Yoshida nel corso dello streaming della celebrazione pre-lancio, con il producer che ha confermato come il piano iniziale fosse di spedire il gioco su due dischi.
Tuttavia, il team ha trovato un modo per inserire tutto in un disco circa sei mesi prima del lancio, il che ha contribuito ad evitare l’aumento dei costi di produzione (per non parlare dei problemi che potrebbero derivare da una masterizzazione prematura).
Concludiamo l’articolo ricordando che Final Fantasy 16 verrà lanciato il 22 giugno in esclusiva temporale su PS5, mentre il sistema di combattimento è “il capolavoro” di Ryota Suzuki.