I giochi di simulazione e gestionali potrebbero apparire come una nicchia ma, in realtà, sono tra i più venduti su Steam e non solo. Euro Truck Simulator 2 è costantemente tra i 100 giochi più venduti su Steam e si posiziona agilmente nella top 50 dei più giocati assieme a Farming Simulator 25, ogni singolo giorno. Se poi si osservano i primi 100 giochi più venduti per ricavi a livello globale, è facile notare l’ascesa settimanale di alcuni simulatori specifici, caratterizzati da banner creati con IA come nel caso di Fast Food Simulator.
Si tratta di una tendenza della seconda metà del 2024 guidata da due giochi in particolare: Supermarket Simulator e TCG Card Shop Simulator. Entrambi contano oltre 30.000 recensioni e su Twitch hanno riscosso un successo strepitoso, dando il via al lancio di una miriade di altri simulatori molto simili esteticamente, quasi tutti caratterizzati dall’uso di asset identici e artwork generati con IA. Cosa sta succedendo nel mercato?
Il trend dei simulatori: dai grandi classici a Fast Food Simulator
Il mondo dei simulatori su PC e console è quasi sempre legato a un editore specifico, uno dei più prolifici dell’industria: PlayWay. Questo publisher polacco è il punto di riferimento per quanto concerne i simulatori di lavori. Tra i più famosi pubblicati troviamo House Flipper, Car Mechanic Simulator, Thief Simulator e Contraband Police. Eppure, il portfolio conta su titoli dedicati a spazzaneve, contadini, armaioli, parrucchieri, pesca e moltoaltro ancora.
Come funziona PlayWay? Osservando il publisher esternamente, nella maggior parte dei casi sembra che esso accolga tra le sue braccia qualsiasi sviluppatore intenda portare sul mercato un “simulatore di…” nuovo di zecca, riguardante lavori mai trattati prima. Tra quelli rilasciati nel 2024 notiamo Recycling Center Simulator, Aquatic Store Simulator, Laundry Store Simulator e Gym Manager. Comunemente si fanno notare nelle pagine di Steam per l’uso di IA nell’artwork e la distribuzione di demo o di “prologhi”. Si tratta di versioni che offrono contenuti limitati e danno un assaggio dell’esperienza completa. Esattamente come una demo, ma con una pagina Steam dedicata.
Un altro publisher che ha ceduto a questo trend creando una sua nuova linea di simulatori è Nacon che, però, punta più sulla qualità. Tra 2023 e 2024 ha rilasciato Chef Life, Garden Life e Taxi Life, preparando così una serie che si arricchirà nel 2025 con Architect Life e Ambulance Life. Non si può non citare, infine, un altro nome grosso nei simulatori: la tedesca Astragon, nota per le serie Bus Simulator, Construction Simulator e Police Simulator.
A seguire lo stesso modus operandi sono anche sviluppatori indipendenti che, senza appoggiarsi a PlayWay, cercano fortuna con un lancio totalmente in solitaria. Uno dei più venduti di dicembre 2024 è Fast Food Simulator, giocato da noi di Game-eXperience anche su Twitch. A quattro giorni dal debutto conta oltre 500 recensioni “molto positive”, ma merita davvero?
La prova di Fast Food Simulator
Come potete intuire, in Fast Food Simulator si avvia la propria carriera in un fast-food gestendolo da cima a fondo. In solitaria o cooperativa con un massimo di 6 giocatori, bisogna far crescere il proprio ristorante fast-food nell’intera catena di preparazione e vendita di hamburger, in loco e tramite ordinazioni drive-thru. Il concept è semplice e anche la realizzazione sembra essere stata piuttosto rapida. Creato con Unreal Engine, Fast Food Simulator è giunto su Steam questa estate con il prologo e ora si trova in Early Access, con una roadmap ben definita.
Il gameplay loop non nasconde segreti: tutto ciò che bisogna fare è gestire il proprio ristorante fast-food, giorno dopo giorno, arricchendosi e aumentando di livello. Così facendo si sbloccano nuove risorse e nuove attività. Inizialmente si possono solo preparare hamburger, ma gradualmente si accede anche alla preparazione di caffè, bevande e alle consegne rapide.
I modelli sono elementari e anche l’interfaccia utente è piuttosto spoglia e sempliciotta, segno che lo sviluppatore è alle prime armi o non ha voluto personalizzare particolarmente (almeno per il momento) l’esperienza, risultando fin troppo simile a simulatori di altri lavori.
Pigrizia che funziona?
Difatti, gran parte di questi giochi viene creata con Unity e Unreal Engine utilizzando asset già pronti e inserendo pochi dettagli oltre alle meccaniche base di gioco, anch’esse peraltro apparentemente riciclate da ciò che il motore offre e da ciò che la community ha già creato e messo a disposizione. Fast Food Simulator, Recycling Center Simulator e Laundry Store Simulator sono solo alcuni dei gestionali che condividono queste problematiche.
Progetti come Supermarket Simulator e TCG Card Shop Simulator, grazie anche al boom avvenuto sulle piattaforme di streaming, hanno guardato oltre. Data la presenza di decine di migliaia di giocatori, i rispettivi sviluppatori continuano ad aggiornarli caratterizzandoli e introducendo nuovi contenuti con una maggiore frequenza. Nonostante il gameplay tra di essi sia identico, si notano i ripetuti tentativi di distinguersi dalla massa di giochi sim.
La tendenza è però contraria, con progetti che risultano essere asset pack modificati leggermente per apparire come giochi differenti. In qualcuno è sorto anche un altro sospetto: sebbene vi siano elencati diversi editori e studi di sviluppo, i giochi funzionano alla stessa maniera e sembrano essere lo stesso identico progetto semplicemente rilasciato più volte e in più forme.
Così facendo, questa tendenza sta riempiendo gradualmente i “buchi” del segmento di mercato inventandosi qualsiasi simulatore possibile. Un risvolto positivo c’è, ma è l’unico? Dando il beneficio del dubbio agli sviluppatori ed evitando di seguire i succitati sospetti, potrebbero essere le prime proposte di giovani dev alla ricerca di fama o di esperienza da accumulare in vista di progetti più ambiziosi. Magari tra di essi ci sono i futuri sviluppatori di titoli indipendenti di rilievo, caratterizzati da meccaniche uniche nel genere.
Sarà solo un trend temporaneo?
La temporaneità di questo trend dipende solo dalla effettiva disponibilità di mestieri da trasformare in videogioco. Con motori come Unity e Unreal Engine che costituiscono la base per gli sviluppatori intraprendenti è relativamente semplice unire vari asset già pronti in un concept più o meno funzionante, per poi venderlo facendo leva sull’esistenza di solamente quel simulatore per quel mestiere.
Due dettagli sono certi: i simulatori sono costantemente tra i videogiochi più provati e, spesso, più apprezzati su Steam. Sono leggeri, riguardano un lavoro reale per cui magari non si ha la minima esperienza ma si nutre un relativo interesse, e possono intrattenere per diverse ore. In più, l’IA viene sempre più utilizzata per sviluppare più rapidamente, generare artwork e semplificare in toto lo sviluppo, anche se a discapito dell’originalità del prodotto.
Forse l’introduzione su Steam di così tanti simulatori come abbiamo visto nel 2024 si rivelerà essere un caso unico. Tuttavia, non bisogna escludere l’espansione di questo modus operandi ad altri generi. In tal caso, il trend dei sim creati con un approccio “copia e incolla” potrebbe rivelarsi infine deleterio per l’intero settore, se non l’ennesimo sintomo di una crisi più profonda.