Sappiamo tutti che il genere dei “tie-in” anime è uno dei generi più abusati nel settore. Sovente, capita di trovarci davanti a titoli di scarsa qualità, “giustificati” da un basso costo di produzione e tempi insignificanti di realizzazione, al fine di cavalcare l’hype attorno ad un determinato cartone animato. Tra tanti giochi mediocri, vi sono però alcune eccezioni che spiccano grazie a un gameplay funzionale, e che portano il giocatore ad integrarsi appieno in quell’ambiente fittizio che tanto ama. Un esempio lampante è il primo Fairy Tail, basato sull’omonimo manga, che ha venduto 72 milioni di copie in tutto il mondo. , nonostante un livello realizzativo ben lontano dalla perfezione
Fairy Tail 2 racconta gli eventi della gilda di maghi più amata da tutti con Natsu, Lucy, Happy e i loro amici scontrarsi contro l’impero di Alvarez capeggiata dal malvagio mago nero Zeref. Il gioco ripercorre esattamente tutti gli eventi dell’ultimo grande arco narrativo dell’anime, riadattati per permettere una fluente trasposizione videoludica.
Un gioco del genere è indirizzato a chi Fairy Tail già lo conosce e vuole vivere in prima persona quei momenti che ha amato, impersonando tutti i membri più importanti della gilda grazie ai suoi oltre 10 personaggi giocabili. In questa anteprima abbiamo avuto modo di giocare i primi 4 capitoli del gioco, ottenendo dunque una panoramica abbastanza ampia del prodotto.
Un gioco a turni dinamico
Fairy Tail 2 fa del gameplay il suo punto forte, grazie ad un sistema a turni dinamico che rende i combattimenti più fluidi, divertenti e accessibili. Il vecchio sistema di combattimento è stato scartato in favore di uno ben più “movimentato, ove ogni personaggio e nemico è dotato di una barra del tempo che si riempie progressivamente durante il turno. Quando la barra di un personaggio raggiunge un certo stacco, questo diventa pronto per agire. Questo meccanismo aggiunge un elemento di urgenza, poiché ci porta a prendere decisioni rapidamente, tenendo conto sia delle azioni da compiere sia del tempo che scorre.
Questa pressione durante le battaglie, amplificata durante le boss fight, ci impone di attuare diversi piani di battaglia e curare per bene il party prima di ogni scontro. Seppur i nemici comuni siano molto facili da abbattere, anche se si palesano in grandi quantità, gli scontri più iconici o le boss fight opzionali hanno dei requisiti non facili da rispettare per la vittoria. Difatti, seppur il sistema di combattimento sia cambiato, la strategia non manca… solo che bisognerà pensare velocemente.
Un’altra differenza la troviamo nell’utilizzo delle abilità dei personaggi, influenzate dalla barre “Fairy Tail”. Ogni abilità richiede un determinato numero di barre e in alcuni casi ci sono abilità che necessitano di più di quelle che possiamo sfruttare sin dall’inizio della battaglia. Grazie alle combo delle abilità che possiamo sfruttare e a tutti gli elementi di gioco presente nei combattimenti, queste barre aumenteranno di numero, permettendoci così di utilizzare abilità via via più potenti.
Le abilità a nostra disposizione negli slot di combattimento sono 7, ma per ogni personaggio ce ne sono molte di più, permettendoci così di creare sempre nuove combo. Considerate che oltre a noi, anche il nemico combatterà seguendo questo stile di gioco, ma sarà svantaggiato da segnali visivi utili a noi per parare attacchi o interagire con le sue animazioni per diminuire il suo danno.
Bello è sinonimo di ripetitivo
Uno dei pregi di questo Fairy Tail 2 è la qualità visiva che abbiamo a schermo: tutte le mosse che vediamo, dai compagni ai nemici, sono spettacolari e gratificanti da eseguire. Ogni personaggio ha un proprio set di mosse che si distingue non solo per l’efficacia nel combattimento, ma anche per la sua rappresentazione visiva. Le magie, ad esempio, sono animate con dettagli accurati che catturano l’essenza delle tecniche utilizzate nella serie. Un attacco come il “Fire Dragon Slayer” di Natsu è caratterizzato da fiamme incandescenti che si avvolgono attorno al suo corpo, creando un effetto visivo di grande impatto. Le animazioni sono fluide, dando vita a movimenti naturali e coreografici, che aggiungono dinamicità all’azione.
Tutto molto bello, sia da vedere che da giocare, ma non possiamo nascondere un problema che probabilmente sussisterà al momento della relase finale: la ripetitività. All’interno del gioco possiamo esplorare il continente di Fiore, viaggiando tra i principali luoghi che hanno caratterizzato l’ultimo arco narrativo. Per raggiungere i punti delle missioni dovremmo viaggiare per mappe abbastanza ampie e ricche di nemici, mini boss, segreti e missioni secondarie, anche se tutti tranquillamente evitabili.
Le mini boss fight sono sicuramente un toccasana per Fairy Tail 2 perché sono difficili e impegnative in termini ludici. Uno scontro con un boss val più dell’abbattimento di quaranta orde con lo stesso attacco. Diciamo che, ad ora, Fairy Tail 2 risulta essere abbastanza, se non decisamente troppo, ridondante.
Aspettando la release
Questo Fairy Tail 2 non è privo di difetti, pur essendo un prodotto dotato di un enorme potenziale. Il pubblico a cui è rivolto è sicuramente il fandom dell’omonimo anime/manga, ma anche un giocatore sconosciuto al prodotto potrebbe apprezzare un gameplay dinamico e fluido come questo. L’unica nota dolente che vi abbiamo trovato è la ripetitività, ma che forse si assottiglierà sempre di più verso le battute finali con missioni più ampie e approfondimenti dei personaggi.
Non vediamo dunque l’ora di averlo tra le mani il prossimo 13 dicembre e nel mentre vi ricordiamo che Fairy Tail 2 sarà disponibile per Playstation 5, Playstation 4, Nintendo Switch e PC.