Exodus, il videogioco di ruolo in sviluppo all’interno di Archetype Entertainment, non vuole sfidare Starfield e i suoi 1000 pianeti, ma risultare “il miglior universo fantascientifico possibile” grazie alla collaborazione di nomi provenienti da un gran numero di team di grosso calibro.
Almeno, questo è quello che ha affermato James Ohlen, ex sviluppatore per BioWare e che ha lavorato a titoli come Baldur’s Gate e Star Wars: Knights of the Old Republic, durante un’intervista con Games Radar, durante la quale ha dichiarato che Exodus somiglierà non tanto a Starfield quanto ai giochi a cui i membri del team hanno lavorato in passato: stiamo parlando di Halo, The Last of Us e Mass Effect.
“Ciò significa che vogliamo comunque creare questo orizzonte in cui sembra di poter andare ovunque si voglia, ma, allo stesso tempo, vogliamo una storia che sia coesa, con personaggi da amare o odiare e con archi narrativi che siano interessanti”, ha spiegato Ohlen, per poi affermare che la grandezza dell’universo sarà bilanciata a dove vuole andare a parare la narrativa: “Se si guardano i giochi che abbiamo fatto in passato, probabilmente si può capire quale sarà questo equilibrio. Ma non penso che stiamo cercando di competere con Starfield”.
“Volevamo assicurarci che sarebbe stato il miglior universo fantascientifico che potessimo costruire”, ha poi dichiarato Ohlen, parlando di una nuova libertà di “prendere decisioni sia dal lato creativo che nella costruzione dello studio e delle persone con cui lavorare”. Inoltre, anche Wizards of the Coast, azienda che possiede l’IP di Dungeons & Dragons e funge da publisher per Exodus, ha dato allo studio la possibilità di realizzare cose “che abremmo sempre voluto fare, ma spesso non potevamo”.