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Home»Notizie»Epic Games non paga i diritti d’autore di un gioco da anni? Lo afferma una sviluppatrice

Epic Games non paga i diritti d’autore di un gioco da anni? Lo afferma una sviluppatrice

La sviluppatrice di Hatoful Boyfriend ha affermato che Epic Games ha smesso di pagarle le royalty da dopo l'acquisizione di Mediatonic.
Luca De SanctisBy Luca De Sanctis3 Ottobre 2023
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Il logo di Epic Games con sullo sfondo dei giochi
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In seguito agli ultimi avvenimenti all’interno di Epic Games, la sviluppatrice di Hatoful Boyfriend, Hato Moa, ha affermato su Twitter che l’azienda in questione non le avrebbe pagato i diritti d’autore fin dal 2021, ovvero quando l’azienda avrebbe acquisito Mediatonic. Al momento, non è chiaro se ci siano altri giochi che hanno subito la stessa sorte.

“Mi dispiace moltissimo che persone di talento di Mediatonic devono ora lasciare lo studio“, ha affermato Moa in un tweet, seguito subito da un altro: “Tra l’altro, non ho ricevuto alcun pagamento dei diritti d’autore per Hatoful Boyfriend da Epic Games sin dall’acquisizione di Mediatonic in primavera 2021. Credo che le vendite non siano state pari a zero per due anni, no?”

Al momento dell’acquisizione, infatti, gli oneri del dating sim a tema volatili sono passati ad Epic Games, che ha subito dopo rimosso il videogioco da PlayStation Store, Apple Store e Google Play, ma è comunque disponibile su Steam sempre con Epic come publisher. Tuttavia, Moa dichiara di non aver ricevuto alcun introito dallo store di Valve.

I fan di Hatoful Boyfriend hanno suggerito di aprire una causa legale nei confronti di Epic, ma secondo Moa non ne vale la pena: “Hatoful HD è stato rilasciato tempo fa. Inoltre, Steam è l’unica piattaforma su cui si trova da dopo l’acquisizione di Epic. Significa che le vendite totali dovrebbero essere molto minori rispetto a prima. La causa legale non varrebbe i soldi e il tempo spesi”. La sviluppatrice ha poi rimarcato come la posizione degli ex dipendenti di Mediatonic sia molto più critica della propria, invitando i suoi fan a supportarli.

Epic Games Publishing ha in seguito risposto ai tweet di Moa, dichiarando che avrebbe indagato sulla situazione e contattato la sviluppatrice direttamente. Per quanto sembri un passo nella direzione giusta, altri utenti hanno rimarcato come l’azienda non avrebbe dovuto aspettare di essere “sgridata sui social” per rispettare i propri accordi finanziari, un comportamento giudicato “incredibilmente poco professionale”.

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