La notizia era ormai nell’aria già da un po’ di tempo a questa parte, ma adesso abbiamo la conferma ufficiale data dal diretto interessato: Elon Musk sta ufficialmente cercando di ritirare il suo accordo da 44 miliardi di dollari per l’acquisizione di Twitter.
In un deposito effettuato ieri, venerdì pomeriggio, presso la Securities and Exchange Commission, il team di Musk ha affermato che stanno terminando l’accordo perché Twitter ha violato “sostanzialmente” il loro accordo e ha rilasciato dichiarazioni “false e fuorvianti” durante le negoziazione.
Elon Musk ci ripensa: non vuole più acquisire Twitter
Il team di legali di Elon Musk ha infatti affermato quanto segue:
“Per quasi due mesi, il signor Musk ha cercato i dati e le informazioni necessarie per effettuare una valutazione indipendente della prevalenza di account falsi o spam sulla piattaforma di Twitter. Ma la società si è rifiutata di fornire queste informazioni.”
Nonostante questa importante novità però, è bene segnalare come in quel di Twitter sperano ancora di concludere l’accordo, nonostante il tentativo di risoluzione di Musk, utilizzando nel caso le misure forti. Difatti il presidente del consiglio della piattaforma social, Bret Taylor, ha scritto che la società “perseguirà un’azione legale per far rispettare l’accordo di fusione” e si sente “fiducioso che prevarremo” in tribunale.
Detto questo, da un po’ di tempo a questa parte Elon Musk ha preparato il terreno per far saltare l’accordo dopo averlo firmato, sostenendo che Twitter ha rilasciato statistiche fuorvianti sulla prevalenza di bot spam sulla piattaforma.
Però non è del tutto chiaro se Musk possa legalmente abbandonare il suo accordo senza incorrere in sanzioni particolari, semplicemente perché non contento della presenza di spam su Twitter, qualcosa su cui avrebbe potuto (e probabilmente dovuto) indagare prima di firmare l’accordo.
Ovviamente è importante specificare come sia obbligatorio che Elon Musk dimostri che Twitter ha violato il loro accordo, poiché non può semplicemente ritirare l’accordo firmato semplicemente perché ha deciso di cambiare idea all’improvviso. E ci sono buone ragioni per cui Twitter voglia mantenere insieme l’accordo, visto che quest’ultimo è potenzialmente molto redditizio per gli azionisti del social network, con il pagamento promesso di $ 54,20 per azione, rispetto ai $ 36,81 del valore delle azioni ad oggi che fanno gola a tantissimi.
Inoltre qualora l’accordo salti definitivamente, la parte che si ritira indietro dovrà risarcire l’altra pagando $ 1 miliardo come commissione.