Tendenzialmente esistono due tipi di amanti del motorsport: quelli che cercano l’aderenza totale e quelli che invece vogliono solo mettere di traverso l’auto. Poi ci sono i veri chad, che apprezzano entrambi gli stili di guida per comprendere al 100% cosa significhi guidare qualsiasi auto.
Il rally è una disciplina completa e per piloti con gli “attributi” di piombo. Sfrecciare a velocità paurose tra strettoie, balle di fieno e pali della luce è un qualcosa che viene solo parzialmente trasmesso da un videogioco. EA Sports WRC, per fortuna, fa il suo, riuscendoci in parte. Vi lasciamo, dunque, alla nostra recensione di EA Sports WRC.
La Carriera di EA Sports WRC
Il cuore di EA Sports WRC è la sua Carriera, che permette di partire da tutti e 3 i campionati che compongono il circus del rally. Per vivere un’esperienza completa e più duratura è consigliabile scegliere la gavetta, quindi una partenza junior per poi scalare la vetta.
È necessario un approccio manageriale fin dall’inizio, ma senza sfociare nel tecnicismo. EA Sports WRC permette di creare addirittura auto fittizie e completamente personalizzabili, al contrario della classica passeggiata in concessionaria. Dopo aver scelto anche uno sponsor, si parte con le sgommate.
Per quanto esistano i soliti budget da rispettare, questa Carriera non va troppo nel dettaglio. Ogni budget è relativo infatti a determinate situazioni, come la gestione delle riparazioni, gli stipendi degli ingegneri o la disponibilità di diverse auto nel garage. È come se ogni evento fosse quindi quasi a se stante, senza il timore di andare a esaurire un capitale fisso e sempre visualizzabile. L’importante è tenere buono il “Benefattore”, ascoltando le sue indicazioni relative agli eventi settimanali, restando sempre nei limiti dei budget e, ovviamente, vincendo.
La modalità Carriera di EA Sports WRC è strutturata per settimane, con la possibilità di scegliere solo un evento ogni volta. Ci sono infatti più competizioni contemporanee, Invitational per sbloccare migliorie, giornate per assumere nuovi ingegneri o semplici weekend di relax per il proprio team. Fare tutto è impossibile, motivo per cui occorre scegliere accuratamente cosa lasciarsi dietro.
Funziona come approccio? Assolutamente sì, perché porta inevitabilmente a ripetere stagioni in modi diversi per provare di tutto. Fin dall’inizio vengono infatti proposti eventi a cui è impossibile partecipare per via di limitazioni sulle auto selezionabili. Di stagione in stagione, queste attività diventano sempre più accessibili per via dei maggiori budget a disposizione e la disponibilità di un garage in costante ampliamento.
Un modello di guida più arcade che simulativo
Sempre la Carriera di EA Sports WRC è il modo perfetto per provare tutti i tipi di auto presenti. I modelli storici o più performanti sono già presenti fin dall’inizio sotto forma di Invitational, ma è solo dopo un po’ di ore che si possono effettivamente comprare e utilizzare a piacimento.
La differenza di guidabilità si sente parecchio in base alla trazione, al tipo di motore e al fondo stradale. Auto con quattro ruote motrici o trazione posteriore amano ballare molto tra una curva e l’altra, con un sovrasterzo facilmente provocabile per aiutare le entrate in curva. La trazione anteriore funziona invece al contrario, con un sottosterzo marcato che deve essere combattuto agendo in modo intelligente sui freni, per “impuntare” l’auto e permetterle di affrontare anche le curve più strette.
Nonostante questo, il modello di guida di EA Sports WRC non è esattamente come ce lo aspettavamo. Codemasters ci ha abituati alla brutalità di DiRT Rally, per poi darci la speranza di vedere il brand ufficiale di WRC applicato alle loro conoscenze. Purtroppo non è così. EA Sports WRC è ovviamente un grande passo in avanti rispetto alle edizioni degli anni scorsi, ma resta nell’ombra se comparato alla giocabilità di DiRT Rally.
È così che gli amanti della serie DiRT restano un po’ orfani di un titolo all’altezza delle aspettative simulative. Contrariamente ad altri racing, che puntano quasi esclusivamente sulle esperienze in tracciato, il rally va avanti quasi da solo. Se prima esistevano infatti almeno due offerte sul mercato, ora ce n’è una sola e nemmeno simulativa. Avremmo dunque preferito un mantenimento di difficoltà e profondità simile a DiRT Rally.
EA Sports WRC è, invece, tendente all’arcade. Questo non significa che il gioco non sia divertente, anzi. La lunghezza delle tappe è perfetta per portare chiunque alla guida senza fermarsi. Le ore volano senza accorgersene, soprattutto se si ha un set da guida tra le mani. Non è necessario possedere una leva del freno a mano, anche se ovviamente risulterebbe più comoda in determinati momenti.
La vicinanza all’arcade è dettata più che altro da un senso di pesantezza delle auto difficile da percepire. Sembra quasi che siano tutte fluttuanti, soprattutto sull’asfalto dove l’aderenza pare sempre più alta del normale. Sterrato e neve offrono invece derapate continue molto soddisfacenti, soprattutto quando le curve vengono inanellate una dopo l’altra con una guida fluida come l’olio. Ancora oggi è una delle sensazioni più belle nel rally.
In sintesi, è come se l’arrivo di EA nella storia di Codemasters avesse spostato la lancetta verso la semplicità d’uso e non la simulazione spinta. La serie di F1 sta mostrando segni profondi di questa strategia. Vedere anche questo ex DiRT fare la stessa “fine” non è molto incoraggiante per i fanatici del realismo.
L’esperienza in EA Sports WRC ovviamente va oltre la sola Carriera. Da segnalare c’è una modalità Scuola di Rally che si è già vista in modi simili proprio nella serie DiRT: consiste in un percorso formativo attraverso diverse situazioni rallystiche, grazie al quale imparare a gestire gli spazi di frenata, le traiettorie in curva o come comportarsi sui diversi fondi stradali.
Un comparto tecnico non esattamente al passo
Su PS5, forse il lato dove EA Sports WRC soffre di più è proprio quello tecnico. I cali di framerate ci sono e non si capisce così bene da cosa siano causati. Più volte sono successi passando tra le vie dei paesi oppure in aree con molti spettatori sulla strada, ma ripetendo la stessa tappa non si ripresentavano più. Si parla di cali anche sotto i 30 fps, che possono comportare gravi problemi su stradine di montagna larghe quanto la cruna di un ago.
Nota di demerito anche per gli effetti acquatici, che sembrano appartenere a troppi anni fa, e agli specchietti retrovisori, sempre pieni di nebbia anche quanto batte forte il Sole. È chiaro che alcuni aspetti grafici siano stati sacrificati per favorirne altri o anche solo per mantenere salda la fisica del gioco, ma sono comunque ben visibili e difficili da dimenticare una volta entrati in testa.
VERSIONE TESTATA: PS5
Per quanto EA Sports WRC abbia una Carriera valida e longeva, il modello di guida si è separato da quello che ci si poteva aspettare da Codemasters. Il divertimento c’è e ci sarà per ore e ore. Anche il prezzo del titolo permette di andare a cuore più leggero verso l’acquisto. Resta però un triste "vuoto" nell’offerta videoludica dei giochi di rally, non essendoci alcun competitor più inclinato verso il realismo. Non tutti possono permettersi iRacing, né tantomeno il tempo necessario per trasformare Assetto Corsa in un titolo da sterrato.
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Voto Game-eXperience