In seguito all’annuncio della cancellazione dell’E3 2023 da parte di ReedPop e dell’ESA, Stanley Pierre-Louis, presidente e amministratore delegato di quest’ultima, ha parlato delle ragioni dietro l’annullamento dell’evento di Los Angeles, oltre a quale sarà il suo futuro.
Durante un’intervista con GamesIndustry.biz, testata partner di E3 e sussidiaria di ReedPop, Pierre-Louis ha spiegato che, nonostante l’interesse da parte di giocatori, stampa e fan, l’organizzazione si è trovata di fronte a sfide troppo complesse da superare. Queste hanno portato alla difficile decisione di cancellare in toto l’evento, causata anche dalle numerose aziende che hanno deciso di non prenderne parte; ultime nella lista delle ritirate sono SEGA e Tencent.
“Prima di tutto, diverse compagnie hanno segnalato che la timeline di sviluppo dei giochi è stata modificata a causa della pandemia COVID”, ha dichiarato Pierre-Louis. “Inoltre, delle turbolenze nell’economia hanno costretto le aziende a riconsiderare il modo in cui investono nei grandi eventi di marketing. Per finire, le compagnie hanno iniziato a sperimentare su come trovare il giusto equilibrio tra le opportunità offerte da eventi in presenza e dalle campagne marketing digitali”.
Nonostante l’annullamento dell’edizione 2023, Pierre-Louis ha dichiarato che l’ESA continuerà a lavorare per fornire all’industria videoludica una piattaforma per il marketing, oltre a portare avanti gli impatti positivi economici e culturali del gaming, ma che deve anch’essa trovare il giusto equilibrio per le necessità attuali e future delle aziende.
Ciò significa che un E3 2024 potrebbe accadere, ma l’azienda sarà molto più cauta nelle sue indagini su ciò di cui le aziende hanno bisogno e cosa i fan vorrebbero vedere, arrivando a cambiare la struttura stessa dell’evento in caso possa portare giovamento e rendersi più accattivante agli occhi di partner e pubblico.