In un’intervista concessa al portale Polygon, Crackdown 3 e le motivazioni dietro l’ennesimo posticipo di data d’uscita (passata ora febbraio 2019) sono il focus centrale di una chiacchierata con Matt Booty, maggiore esponente dietro il titolo action-adventure.
Il perché Crackdown 3 non arrivi entro le prossime vacanze natalizie o quanto prima è riconducibile alle esigenze e ai desideri che gli sviluppatori ripongono nell’IP: la volontà di creare un titolo che sia in termini qualitativi vicino a franchise come Gears e Halo, in grado di arricchire il catalogo di esclusive Xbox One con un gioco prestigioso.
Le ambizioni sono tante e fortunatamente il supporto finanziario di Microsoft non manca, tuttavia Booty precisa un fattore di estremo interesse per Crackdown e la direzione di sviluppo intrapresa per il futuro del franchise:
”Vogliamo creare giochi all’altezza di franchise come halo e gears. ciò non significa che vogliamo che il nostro studio diventi sede per produrre sequel su sequel. quanto intendo è che vogliamo un gioco che abbia il potenziale di dare vita ad un mondo in grado di espandersi, creare personaggi che abbiano molteplici iterazioni. abbiamo solo bisogno di offrire ai nostri giochi il tempo dovuto per raggiungere questi obiettivi.”
Ulteriori dettagli in merito alla campagna multiplayer del gioco, che rimane ancora una componente essenziale dell’esperienza di Crackdown 3, verranno rivelati nel corso dell’anno.
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