Un nuovo update per Dying Light 2 è ora disponibile, come da roadmap annunciata da Techland dopo il lancio. A fare notizia, però, non sono i miglioramenti apportati al videogico, ma l’introduzione di una nuova forma di microtransazione.
Come ricorda anche Comic Book, non è la prima volta che un aggiornamento di Dying Light 2 porta microtransazioni odiate dai fan. Un review bombing era partito qualche settimana fa proprio per lo stesso motivo, ma a quanto pare non ci sono stati effetti. In realtà la nuova introduzione non è niente di eclatante, ma il fatto stesso che sia stata aggiunta un’opzione invece di procedere con qualche passo indietro ha scandalizzato i giocatori.
Nello specifico Techland ha inserito un pacchetto da 100 Punti DL. Questa valuta di gioco serve all’acquisto di nuove skin, il che non è una novità in Dying Light 2. Il problema è il cambio di valuta da soldi reali a soldi virtuali, che come spesso accade lascia dei crediti residui che possono essere persi o che richiedono nuove ricariche per integrare le somme mancanti per un nuovo acquisto. Prima dei Punti DL le skin erano acquistate direttamente da PlayStation Store e Microsoft Store.
Anche se al momento coesistono entrambe le opzioni di acquisto, nel futuro Techland pianifica di spostare tutto sullo store in-game. L’aggiunta f l bundle da 100 Punti DL serve proprio a ridurre il rischio di avere crediti in avanzo, ma questa misura non sembra essere stata accolta bene dalla community.