Il popolarissimo e baffuto streamer noto come DrDisrespect, il cui vero nome è Guy Beahm, ha dichiarato conclusa la sua causa contro Twitch, dichiarando che “Nessuna delle parti ha ammesso le proprie colpe”.
La causa che vede DrDisrespect schierato contro Twitch nasce nel 2020, quando lo streamer è stato bannato per ragioni ignote.
Era l’estate del 2020, il mondo stava ancora adeguandosi alla situazione d’emergenza sanitaria e, ammettiamolo, eravamo tutti più tesi del solito. In questo scenario, il profilo di DrDisrespect fu, per ragioni tutt’ora ignote al pubblico, bannato permanentemente da Twitch, canale che ospitava il celebre streamer da diversi anni oramai, e che aveva ancora un’anno su due d’un contratto d’esclusività da concludere.
Per molto tempo lo stesso Beahm ha detto di non essere stato informato delle ragioni che avrebbero spinto al ban, ma ciò cambiò lo scorso agosto quando annunciò che stava lanciando una causa legale contro Twitch. “Molte persone me lo chiedono, se conosco le ragioni. Io conosco le ragioni per cui lo hanno fatto, lo so oramai da mesi… e tutto ciò che dirò ora è quanto segue: c’è un motivo se vogliamo fott***i con una causa”.
“Il ban da Twitch ha veramente influito su di noi. Non solo in termini finanziari, ma anche in termini di networking, e sulle relazioni che abbiamo costruito nei cinque anni passati con Activision e EA, e gli altri grandi sponsor, che hanno tutti una domanda, ‘Perché sei stato bannato?’. Che sia ovvio o meno, le liste nere, i “ban ombra”, stanno accadendo”.
Da allora non si è saputo pressoché più nulla, fino a pochi giorni fa, quando il profilo twitter di DrDisrespect ha pubblicato la foto di una dichiarazione che recita: “Ho concluso la mia disputa legale con Twitch. Nessuna delle parti ha ammesso le proprie colpe”. Il commento che ha accompagnato il tweet recita “Andando avanti”. Non dissimile la dichiarazione giunta da Twitch, che ha scritto “Dr Disrespect e Twitch hanno concluso la loro disputa legale. Nessuna delle parti ha ammesso le proprie colpe”.
A questo punto è facile che le ragioni dietro al ban non saranno mai rese pubbliche, e dunque non sarà mai possibile dire da che parte stesse la ragione (per la legge, a quanto pare, da nessuna delle due parti in causa). DrDisrespect lavora, oramai da anni, su YouTube, e ha aggiunto a quanto sopra che “il dottore non tornerà su Twitch”. Dunque è veramente meglio “andare avanti”.