Sembra che “immersione” sia una delle parole chiave che fungono da base per Dragon’s Dogma 2, il videogioco di ruolo targato Capcom il quale, stando a nuove informazioni, presenterà pochissimi indicatori sulla mappa di gioco e non conterrà le classiche bacheche delle missioni incluse nel primo capitolo. Invece, saranno le missioni stesse ad avvicinare i giocatori attraverso i PNG.
Secondo l’ultima anteprima di IGN, il gioco non presenterà alcun indicatore per indirizzare verso i PNG che possono far avviare le missioni del gioco: piuttosto, saranno questi ad approcciare il giocatore se avranno qualcosa di importante da dire. Inoltre, i punti di interesse segnati sulla mappa saranno davvero il minimo indispensabile.
Allo stesso modo, anche le pedine, di cui gli sviluppatori hanno parlato approfonditamente in un’intervista, avranno un ruolo cruciale nella ricerca delle attività da svolgere, indicando dei percorsi da esplorare nelle vicinanze e, in caso appartengano ad altri giocatori, persino portando il protagonista verso una missione conosciuta dal proprietario. Si tratta di un approccio piuttosto particolare per il gaming moderno che, insieme alle restrizioni sui viaggi rapidi, vuole far vivere ed esplorare il mondo di Dragon’s Dogma 2 in modo più realistico.
Ricordiamo che Dragon’s Dogma 2 sarà disponibile a partire dal 22 marzo su PS5, Xbox Series X|S e PC e, secondo un rumor proveniente dal Sol Levante, le versioni per console gireranno a 30 fps.