Il lancio difficile di Dragon’s Dogma 2 su Steam, per una volta, sembra più legato alle pretese eccessive dei fan che alla reale presenza di problemi insormontabili. Al di là di alcuni prevedibili bug e fenomeni di crash, sui quali Capcom ha promesso di essere al lavoro, le critiche alle microtransazioni non tengono conto del fatto che tutto può essere ottenuto anche senza pagare, semplicemente giocando.
Queste polemiche, comunque, hanno contribuito a trasmettere un’idea negativa di Dragon’s Dogma 2, certificata anche dalle numerosi recensioni polemiche su Steam. Ma a quanto pare la frustrazione di alcuni giocatori si spinge anche oltre, con episodi deplorevoli che non dovrebbero avere a che fare con la sfera videoludica.
L’attrice Devora Wilde ha dovuto subire molestie e offese dopo aver rivelato il proprio coinvolgimento in Dragon’s Dogma 2. Dopo aver parlato del suo ruolo nel videogioco su TikTok, l’attrice ha dovuto leggere centinaia di commenti che la offendevano insieme a Capcom per la presenza di microtransazioni in Dragon’s Dogma 2.
Va da sè che l’attrice non ha alcun controllo né alcun potere decisionale sulle pratiche commerciali di sviluppatori e publisher del gioco. Ciononostante, alcuni utenti hanno ritenuto di dover segnalare proprio a lei il loro malcontento, chiedendole in modo polemico se il suo personaggio fosse a pagamento.
La Wilde non è stata l’unica vittima degli utenti scontenti. Anche la YouTuber Suzi “TheSphereHunter” Hunter, dopo aver definito Dragon’s Dogma 2 incredibile in una sua recensione, è stata attaccata duramente, vedendosi costretta a confermare di non aver ricevuto alcun compenso per promuovere il gioco o per parlarne bene.
Dall’altra parte, fortunatamente, ci sono migliaia di giocatori contenti che non danno troppa importanza al framerate, agli inevitabili bug e alle microtransazioni opzionali.
@devorawilde I can finally reveal I’m in Dragon’s Dogma 2! #fyp #dragonsdogma2