Valve ha recentemente annunciato il ban di oltre 90.000 account del videogioco MOBA Dota 2 nel corso degli ultimi mesi con lo scopo di migliorare lo scenario competitivo del titolo. Valve ha inoltre avvertito di essere in grado di rintracciare gli account principali degli utenti colti in flagrante, promettendo sanzioni più pesanti e rivolte direttamente a questi in caso di future trasgressioni.
Come descritto anche da Valve stessa nel post del blog in cui affronta questo argomento, gli account smurf sono profili alternativi che i i giocatori usano per poter competere con altri utenti di livello inferiore, utilizzando la loro abilità per sconfiggere con facilità i novizi ancora non abituati a meccaniche di un gioco complesso come Dota 2, a volte portandoli ad abbandonare il titolo. Talvolta, infatti, lo smurfing viene anche utilizzato per assumere comportamenti tossici online senza rischiare il ban del proprio account principale.
In seguito all’annuncio di Valve, alcuni giocatori hanno lasciato delle cattive recensioni su Steam per il ban subito. Alcuni hanno provato a giustificare la propria condotta, mentre altri hanno spiegato le motivazioni secondo cui il proprio account alternativo non dovrebbe essere considerato smurfing. In ogni caso, per la maggior parte degli utenti, come si può vedere su Reddit, questa non è altro che una liberazione che dovrebbe portare a uno scenario competitivo più onesto.
Tuttavia, per ora alcuni utenti sembrano aver trovato alcuni problemi nel sistema di rilevazione di Valve, in quanto sembra che abbia inviato l’avvertimento a giocatori innocenti che accedevano al gioco attraverso la connessione di internet point. Ciò provoca diversi problemi in paesi come quelli del sud-est asiatico, in cui il gaming all’interno di locali appositi fa parte della cultura locale. Per il momento, Valve non ha ancora commentato questi problemi e non è chiaro se ha in programma di migliorare i propri sistemi automatici.