DOOM: The Dark Ages è stato sottoposto all’analisi tecnica di Digital Foundry, con la celebre redazione inglese che ha deciso di mettere sotto la lente d’ingrandimento tutte le principali console current-gen, rivelando dettagli interessanti su prestazioni, qualità visiva e compromessi adottati da ciascun hardware. Il verdetto? Il titolo si comporta ottimamente su tutte le piattaforme, ma Xbox Series X emerge come la versione più stabile e fluida, persino più della recente PS5 Pro.
Come legassimo su Eurogamer, su Series X il gioco gira a 60fps solidi, con una risoluzione dinamica che oscilla tra i 1440p e i 1080p e un uso intelligente dello shading variabile (VRS). La qualità dell’immagine è buona, anche se non priva di lievi artefatti e riflessi basati su tecnologie meno avanzate rispetto alla controparte PC. Manca il ray tracing per i riflessi, ma l’illuminazione globale è ben resa grazie al RTGI (Ray-Traced Global Illumination), anche se in forma semplificata.
PS5 offre invece un’esperienza visiva molto simile, con lo stesso range di risoluzione dinamica e qualità grafica paragonabile, ma presenta più cali di frame-rate, specialmente durante le battaglie più affollate. La resa visiva è quasi identica, fatta eccezione per leggere differenze nella vegetazione animata e nei riflessi. Anche qui, la fluidità generale è buona, ma si notano più frequenti scivolamenti verso i 50fps.
DOOM: The Dark Ages si distingue su PS5 Pro per una maggiore nitidezza grazie a un target di 1800p e a una riduzione degli artefatti VRS, pur mantenendo le stesse impostazioni grafiche della PS5 base. Tuttavia, anche in questo caso, il frame-rate può vacillare nei momenti più impegnativi, rendendo l’upgrade meno incisivo del previsto. Non ci sono miglioramenti significativi nelle ombre o nell’illuminazione, e alcune opzioni – come il filtro film grain – non possono essere disattivate.
Su Xbox Series S, invece, il quadro cambia sensibilmente: la risoluzione è drasticamente ridotta, con un picco di 864p e minimi che arrivano a 648p nelle scene più pesanti. Texture meno definite, effetti volumetrici semplificati e un RTGI meno preciso sono parte dei compromessi visivi adottati. Anche la fluidità ne risente: pur raggiungendo spesso i 60fps, ci sono cali evidenti in alcune sezioni, oltre a problemi di tearing nella parte superiore dello schermo. La versione Series S rimane comunque completa nelle funzionalità, ma fortemente penalizzata dalla scarsa potenza dell’hardware.
Infine come abbiamo visto con la nostra recensione, dal punto di vista del gameplay DOOM: The Dark Ages viene descritto come un’esperienza soddisfacente e visivamente appagante, con ambientazioni più ampie rispetto a Doom Eternal, sezioni con mech, draghi volanti e un sistema di combattimento evoluto. Nonostante alcuni difetti tecnici e piccoli bug (come checkpoint corrotti o crash occasionali), il titolo di Bethesda si conferma un solido shooter su tutte le piattaforme, meritevole di attenzione, soprattutto su Xbox Series X.