La notizia della scorsa settimana e che farà discutere ancora nei mesi avvenire è sicuramente l’acquisizione da parte di PlayStation di Bungie per la cifra di 3.6 miliardi di dollari, 1.2 di questi destinati ad uso incentivo per mantenere una grossa fetta dei dipendenti all’interno dello studio che ha creato Halo e che ora detiene l’universo di Destiny.
La mossa che ha sicuramente creato un forte impatto è però minima rispetto all’altro acquisto fatto da Microsoft pochi giorni prima ovvero l’annuncio dell’acquisizione di Activision Blizzard, studio che detiene circa 60 IP tra le quali World of Warcraft, Diablo, Overwatch, Crash Bandicoot e ovviamente Call of Duty.
A dirla tutta riteniamo l’acquisto di Bungie inferiore anche all’altra acquisizione importante di Microsoft ovvere l’intero comparto Zenimax Media ovvero Bethesda e tutte le IP collegate come DOOM, Fallout, The Elder Scrolls e il nuovissimo Starfield.
Non pare essere di questa opinione però il portale Digital Trends, sito molto affermato che qualche giorno fa ha pubblicato un lungo editoriale che analizza la recente acquisizione PlayStation e che con alcuni ragionamenti un po forzati a nostro dire, crede che l’importanza di questa mossa possa competere con le recenti mosse di Microsoft.
Vi riportiamo di seguito un breve passaggio dell’articolo che “giustifica” il pensiero di Digital Trends:
Per anni, Sony si è concentrata sul mantenimento di un ecosistema raffinato ed esclusivo di giochi e studi, ma la raffica di acquisizioni di Microsoft negli ultimi due anni ha spinto Sony fuori da quella zona di comfort. Dopo diversi acquisti minori , Sony ha finalmente indicato di essere pronta e disposta a giocare al livello di Microsoft e farà tutto il necessario per rimanere al top nel settore dei giochi.
Che l’acquisizione di Bungie per Sony sia importante è fuori discussione, lo è davvero e su questo ci sono davvero pochi dubbi. Bungie è uno studio eccellente, tra i migliori presenti nel panorama videoludico, tuttavia l’aspetto fondamentale di questa acquisizione sembra essere più psicologico che altro. Portare nella propria scuderia coloro che hanno creato Halo, IP di punta anche 20 anni dopo la sua nascita nell’ecosistema Xbox è sicuramente qualcosa di enorme. Per farvi un esempio è come se Microsoft avesse acquisito Naughty Dog o Santa Monica Studios (sebbene questi siano studi proprietari ndr), l’impatto sarebbe il medesimo.
Le IP ovviamente sono fuori da questi ragionamenti, Halo non arriverà mai su PlayStation a meno che non sia la stessa Microsoft a volerlo, scelta questa praticamente impossibile, dunque come potrebbe realmente dare valore a PlayStation l’acquisizione di Bungie se la stessa ha dichiarato che vuole rimanere non solo indipendente ma anche mantenere le sue IP, attuali e future multipiattaforma?
Il ragionamento messo in campo da Digital Trends anche quì torna ad essere abbastanza nebuloso e nuovamente forzato. A loro dire uno dei punti di forza del matrimonio Bungie PlayStation è questo:
“dopo questa acquisizione Microsoft non potrà mai davvero riavere lo sviluppatore che ha creato Halo e offre a Sony una presenza sulle piattaforme Xbox”.
Il ragionamento in se non è tutto sbagliato, se allarghiamo un attimo il nostro campo visivo è la stessa strategia che Microsoft ha messo in campo con Minecraft e che probabilmente attuerà con altre IP Bethesda e Activision. Tuttavia però è impensabile escludere che le future IP Xbox sviluppate dagli studio di Activision possano rimanere accessibili anche su PlayStation, basti vedere cosa è successo con Starfield e Redfall.
Anche lo stesso Call of Duty non è escluso possa diventare esclusiva Xbox, con Warzone e il suo sequel a competere invece nel campo dei multipiattaforma. Dunque quale sarebbe il valore di un’acquisizione di questa portata per PlayStation se poi le IP di Bungie non potranno dare valore alla piattaforma PlayStation?
Chiaramente la questione è al momento ancora poco chiara, i piani futuri delle varie Corporation sono ancora avvolti da mistero, ma tornando all’affare Activision, Bungie potrebbe essere vista come un possibile competitor ad una delle IP più vendute del pianeta ovvero avere uno studio che possa creare una nuova IP forte tanto quanto Call of Duty.
A dirla tutta anche questa ipotesi non convice pienamente, Sony ha infatti già creato Deviation Games, un suo studio che sta lavorando a qualcosa di simile a COD grazie a vari ex sviluppatori Activision che hanno lavorato appunto ai vari capitoli della serie Call of Duty. I tempi inoltre non sembrerebbero coincidere, a detta di Sony le trattative con Bungie stavano andando avanti da circa 6 mesi, anche se non è da escludere che qualcuno abbia spifferato a Sony che Microsoft si stava muovendo per acquisire Activision, accelerando dunque gli accordi.
Concludendo dunque analizzando la recente acquisizione da più punti ci pare davvero esagerato paragonare l’acquisizione di Bungie con quelle di Bethesda e sopratutto Activision. Stiamo parlando di uno studio, che per quanto talentuoso non può minimamente competere con l’attuale potenza di fuoco acquisita da Xbox, anche in questo caso quindi pare evidente che la mossa di PlayStation, per quanto di valore, sia ancora insufficente se vuole mantenersi attiva nel mercato dei videogiochi nei prossimi anni.
