In passato, quelli di Digital Foundry hanno espresso diverse considerazioni entusiastiche nei confronti della qualità dei televisori a tubo catodico di fascia alta, la tecnologia display dei giorni passati che può ancora offrire alcuni aspetti della qualità d’immagine non più proponibile dagli schermi moderni.
Ebbene, in un nuovo video-confronto, John Linneman ha parlato di elementi come contrasto, precisione, motion resolution e tanto altro ancora, confrontando i risultati su tubo catodico con altri tipi di display più al passo con i tempi.
La nota rubrica tecnologica ha così testato le console next-gen PlayStation 5 e Xbox Series X|S su un televisore a tubo catodico (CTR) di fascia alta, ossia il ben noto agli appassionati Sony GDM-FW900, una TV vecchia ormai di 18 anni, ma con ancora qualcosa da dire.
I risultati ottenuti giocando a diversi titoli PS5 e Series X|S sul Sony GDM-FW900 sono stati poi confrontati con i risultati ottenuti sui più recenti OLED di LG. Ma cosa rende così speciale il tubo catodico di Sony?
Semplicemente, abbiamo a che fare con Sony che spinge al massimo la sua tecnologia del Trinitron, con uno schermo 16:10 grande 24 pollici. Questo display è in grado di procedurare una risoluzione virtuale fino a 2560×1600 a 60Hz.
Tra i punti a sfavore di questo televisore sono sicuramente le dimensioni piccole rispetto agli standard di oggi e sicuramente il suo peso di ben 42kg.
Qui sopra potete trovare riportato il video-analisi di Digital Foundry, con cui potrete farvi una bella idea sulla questione. Tra i numerosi titoli testati troviamo anche Ratchet & Clank: Rift Apart, Ghost of Tsushima, Gears 5, FInal Fantasy VII Remake, Crysis Remastered e Returnal.
In conclusione, secondo Digital Foundry abbiamo imparato da questo confronto che quello che offre il Sony GDM-FW900 è un contrasto spettacolare e anche un’immagine pulita e cristallina come poche TV di oggi sanno offrire.
Inoltre, per chi si divertente a tenersi impegnato con il retro-gaming, questo televisore potrebbe essere una scelta decisamente consona per usufruire di quei titoli nella maniera in cui dovevano essere usufruiti originariamente.