Non manca moltissimo all’uscita del primo DLC di Diablo IV, ma Blizzard non molla ed estende il post end-game del gioco base con una nuova stagione. Stavolta si va negli inferi ad affrontare le Orde Infernali, vere e proprie ondate di demoni e mostri di ogni genere e tipo che culminano dinanzi al cospetto del Concilio decaduto. La formula è la medesima delle stagioni passate, con delle missioni pseudo-storia che terminano con il vero contenuto del pass (ricorsivo e permanente). Vi lasciamo, dunque, alla nostra recensione della stagione 5 di Diablo IV (e del nuovo Season Pass).
Il punto sulla storia: Il Concilio risorge
Il potere di Mefisto inizia a farsi sempre più intenso, in vista di quello che ci attenderà il prossimo 8 ottobre, data di uscita del primo DLC Vessel of Hatred. In questo clima di incertezza spunta su Sanctuarium una nuova minaccia, questa volta che proviene direttamente dall’inferno. Il Concilio Decaduto reclama un nuovo posto sul palcoscenico, dopo la sua dipartita che risale ai tempi di Diablo II. Per arrivare al loro cospetto occorre seguire alcuni step, analogamente a quanto accaduto per la stagione 4.
Per prima cosa bisogna archiviare la parentesi post end-game con le missioni pseudo-storia. Oltre a presentare due nuovi NPC, queste ci danno la possibilità di sbloccare delle casse contenenti ricchi premi, a patto che si collezionino un numero congruo di sfere dell’anima (ottenibili come bottino dopo ogni combattimento, più ricco se lo giocate a livello di mondo IV). Al termine di queste missioni, consentitecelo, piuttosto filler, iniziamo a saggiare il vero succo di questa stagione 5 di Diablo IV, ovvero le Orde Infernali.
Trattasi di vere e proprie sessioni di combattimento “ad ondate”, con uno spawn dei nemici che diventa progressivamente più numeroso e agguerrito. I cancelli dell’Inferno si aprono previo utilizzo di una bussola infernale, che porta con se anche numerosi modificatori per la sessione da affrontare. Il livello dei nemici, giusto per farvi un idea, può anche salire fino al 100esimo, con un bottino parametrato al grado di sfida.
Nel corso delle varie ondate i nemici rilasciano una materia particolare denominata Etere. Questa alimenta dei forzieri posti al termine delle ondate, accessibili solo dopo aver sconfitto i 3 membri del Concilio Decaduto. Sono “tosti”, ma nulla di paragonabile ai big boss delle Spedizioni Infernali. A conti fatti, l’attività risulta divertente ma non troppo impegnativa, specie quando il bottino vi premia con degli oggetti unici. Procedendo per paragoni e analogie, la struttura delle Orde Infernali si presenta come un upgrade di alcune zone contaminate dalla Marea Infernale, aggiunte in occasione della stagione 4.
Le sfide che ci attendono: Le ondate dell’inferno
Per ottenere il lasciapassare per i cancelli degli inferi occorre una bussola, ottenibile come bottino in diverse zone di Sanctuarium (con un occhio di riguardo nelle zone contaminate dalla Marea Infernale). Ogni bussola è dotata di livello e di affissi. Maggiore sarà il primo è più alto sarà il conseguente livello di sfida, con un numero di ondate maggiore e degli affissi più “tosti”. Questi ultimi fungono da modificatore nel corso delle ondate (a titolo di esempio, la promessa di un loot leggendario rientra tra questi).
Ogni ondata offre un livello di sfida progressivo. Una volta attraversati i cancelli, la prima ondata vi investirà con tutta la sua potenza. Giocato a livello IV del mondo di gioco, il consiglio è quello di avere il livello del personaggio intorno al 70esimo, giusto per eliminare ogni forma di possibili “frustrazioni”. Ovviamente, anche il grado di oggetti droppabili si alzerà di conseguenza, indi per cui il gioco vale pur la candela.
Le prime 3 ondate fungono da antipasto, il “tosto” arriva verso la seconda metà del turno. Mini-boss trovano sempre la via per spawnare in maniera incessante, così come i nemici d’elite. Tra le varie ondate è possibile attivare un modificatore che permane nel corso della run tra le Orde Infernali. Un doppia faccia, che tanto vi concede in termini di bonus quanto vi toglie in termini di malus.
Al termine dell’ultima ondata si aprirà un nuovo cancello tra le budella dell’inferno, che vi porterà dritti alla camera del Concilio Decaduto. I 3 nemici si fanno sentire, ma sono meno “tignosi” rispetto alla loro versione originale dell’eterno Diablo II. Non stiamo qui a fare dei paragoni lato gameplay, visto e considerato che Diablo IV è agli antipodi rispetto al secondo capitolo della saga. Giusto una piccola parentesi nostalgica, nulla di più.
Una volta sconfitti, si lascia tutto l’etere assorbito nel corso della run infernale all’interno di speciali forzieri, ricchi di interessanti tesori da scoprire. Maggiore sarà l’etere raccolto e analogo sarà il numero di volte in cui sarà possibile aprirli.
Il season Pass: ecco cosa tenere d’occhio
E come accade di consueto, al lancio di una nuova stagione di Diablo IV anche il season pass si rinnova di interessanti e succosi contenuti (ricordando che il tutto è “quasi” sempre collegato al solo aspetto estetico). Giusto per contestualizzare, il tema centrale di questa stagione è l’inferno, ed ogni oggetto, equipaggiamento e arma tende, come dire, a farsi avvolgere dalle fiamme con estrema facilità. Sotto il profilo puramente estetico, si tratta di un vero e proprio godimento per i nostri occhi. Vedere un barbaro in modalità berseker che lancia diavoli di sabbia e fendenti fiammeggianti (e magari con un tumulto che scatena terremoti e una scia di ghiaccio che congela i nemici) vi farà ricordare, ancora una volta, il perché amate Diablo alla follia.
Chiusa questa parentesi estremamente “fanboyista”, andiamo al dunque. I 100 livelli che ci separano tra noi e il completamento del pass vanno conquistati per obiettivi. Sicuramente la scalata diventa più agevole giocando a livello IV del mondo di gioco, viaggiando “a manetta” tra Orde e Maree infernali e qualche Spedizione Maledetta. Una run di circa due orette, se fatte bene, vi consentirà di portare a casa tra i due e i 3 gradi del season. Il livellamento, in tal senso, ci è sembrato più che equo.
L’oggetto dei desideri, in questa stagione 5 di Diablo IV, risiede sicuramente nel set dell’armatura dell’Arcinemico Risvegliato, forgiata direttamente nelle fiamme delle Orde Infernali (e con più di qualche fiamma ancora presente tra le vestigia). L’effetto visivo, come vi abbiamo anticipato, fa molto “tamarro”, oltre al fatto che tutti le classi possono equipaggiarla. Anche il set di armi si possono tingere di fuoco e non solo, con ben 26 nuovi modelli (o trasmogrificazioni, se preferite). Non mancheranno nuove emote, skin per la cavalcatura e aspetti per il portale.
Prima dei saluti di rito ci sentiamo in dovere di fornirvi un ultimo consiglio, anche figlio di questa nostra esperienza. Il season pass si presenta in 3 formati: base, premium e accelerato. Il nostro suggerimento, se siete dei giocatori accaniti di Diablo IV, è quello di puntare direttamente al terzo (quello accelerato), per il semplice fatto che il salto di ben 20 gradi – rispetto ai 100 previsti – è un qualcosa che non passa inosservato. Ricordatevi quello che vi abbiamo detto prima, circa i tempi di percorrenza del season pass, e fatevi i cd. “due conti”.
La recensione in breve
Dopo essere arrivati al grado 70 del Season Pass ci sentiamo di avere le spalle coperte per decretare la nostra sentenza. La nuova stagione viaggia sul retaggio delle precedenti, riducendo il contenuto ricorsivo e permanente (le famigerate Orde Infernali) ad una precisa ed individuata location (ed una sola arena). A rinnovare l'interesse ci pensano gli oggetti unici e il Season Pass, che forniscono un valido motivo per accanirsi contro il Concilio Decaduto.
-
Voto Game-Experience