La patch 1.1 di Diablo 4 ha scontentato i fan e Blizzard ha organizzato uno streaming in diretta per confrontarsi con le polemiche. Il risultato è che gli sviluppatori ammettono di aver calcato troppo la mano e che promettono di non fare altri errori del genere in futuro.
Come riporta PC Gamer, il community manager Adam Fletcher ha dichiarato:
Vogliamo dare peso al feedback a proposito della riduzione del potere dei personaggi. Sappiamo che è una cosa che non piace. Sappiamo che non è divertente. Vogliamo anche parlare di ciò che volevamo ottenere nello specifico con questa patch e con i cambiamenti che i giocatori hanno visto. E vogliamo parlare anche del fatto che non prevediamo di rilasciare mai più una patch come questa.
L’obiettivo della revisione al ribasso delle statistiche legate a personaggi, armi ed equipaggiamenti era quello di rallentare la progressione delle build troppo potenti. Lo conferma il game director Joe Piepiora, con particolare riferimeno ai tempi di ricarica delle abilità e alle invulnerabilità. Vista la cattiva ricezione della patch, pur senza eliminarne completamente gli effetti si tornerà sui propri passi in diversi aspetti.
Alla fine quel che cerchiamo di fare è di rendere il gioco più divertente per i giocatori. I giocatori sono al cuore di tutto quel che facciamo e se non ci credono, cioè se non credono al fatto che l’evoluzione del gioco lo renderà più divertente, allora non stiamo raggiungendo i nostri obiettivi.
Nell’immediato, insomma, alcuni interventi ridurranno i depotenziamenti introdotti dalla patch. Altre modifiche arriveranno nel prossimo futuro, in modo da rendere la patch 1.1 più digeribile ed equa. E tutti gli aggiornamenti futuri consentiranno l’esistenza di build iperpotenziate in attesa di trovare valide alternative diverse dal semplice abbassamento indiscriminato delle statistiche.
A quanto pare, poi, le prossime patch verranno esposte ai fan prima del rilascio, in modo da individuare insieme alla community eventuali criticità. Inutile dire che qualche fan non è ancora contento, ma non si può negare la disponibilità e l’apertura di Blizzard.