I server di Diablo 4 sono pronti per il lancio, ma è probabile che il videogioco non risulti fluido come dovrebbe durante i primi giorni, il tempo necessario perché Blizzard riesca ad adeguarsi al numero di giocatori che i sistemi dovranno sopportare.
A parlare di questo aspetto è Rod Fergusson, general manager di Diablo 4, che ha risposto ad alcune domande di GamesRadar. Stando a quanto dichiarato, il Server Slam è stato effettivamente molto utile a capire cosa Blizzard si troverà davanti una volta rilasciato il gioco, ma i playtest non riescono mai a replicare davvero la mole di giocatori che si connette contemporaneamente in un gioco completo, specialmente al lancio.
Infatti, Fergusson ha paragonato il lancio di un videogioco online con l’apertura di un parco divertimenti, che non potrà contenere oltre un certo numero di persone, indipendentemente da quanto grande sia. Tuttavia, è possibile vedere quante persone si presentano il primo giorno e regolarsi di conseguenza, così da consentire l’ingresso a tutti nei seguenti.
“Abbiamo fatto tutto il lavoro possibile perché il giorno del lancio vada il più liscio possibile, e siamo fiduciosi di come stanno le cose”, ha dichiarato il senior developer di Blizzard. “Abbiamo lavorato, abbiamo testato, e siamo preparati. Ma, sai, mai dire mai. Potrebbe esserci qualche rallentamento il primo giorno, ma le nostre speranze sono che, come è accaduto quel fine settimana, impareremo e ci adatteremo”.
Blizzard si sta quindi preparando allo scenario peggiore, per quando, il 6 giugno, farà scattare quell’interruttore gigante per dare il via al lancio globale e contemporaneo di Diablo 4, consapevole che l’intoppo è sempre dietro l’angolo, non importa quante demo siano state rilasciate. In ogni caso, dopo le recensioni con voti decisamente positivi, è probabile che la minaccia di qualche rallentamento non spaventi minimamente i giocatori.