Torna lo State of Play, l’evento di punta targato PlayStation, e tornano le (poche e risicate) anticipazioni e le conferme sui titoli di prossima uscita. Arkane Studios riesce a riaccendere l’interesse per il suo prossimo lavoro, Deathloop, rimandato qualche mese fa e in arrivo a settembre 2021 su PS5 – e lo fa dando fuoco ad una calorosa miccia con un esclusivo gameplay da ben nove minuti, adrenalinico e denso di contenuti. Incuriositi in merito alle nuove informazioni? Leggete la nostra anteprima!
Il nuovo video mostrato durante la conferenza ci permette fin dai primi minuti di ammirare nuove sequenze di gioco proposte allo State of Play di quest’anno, oltre a rimpolpare di dettagli quel poco che sapevamo della trama. Prima di cominciare, facciamo un po’ di chiarezza sulla storia: impersoniamo un assassino esperto di nome Colt, incaricato di affrontare la titanica impresa di sgominare l’AEON Program, una pericolosa organizzazione criminale che ha sede nell’isola di Blackreef. Il lavoro però non va a buon fine e Colt viene rapidamente catturato ed “eliminato” dalla sua nemesi Juliana, che lo deride per il primo tentativo e lo introduce alla particolarità più accattivante dell’isola. Sembra che tutti gli abitanti ed i prigionieri del luogo siano bloccati in un loop temporale inspiegabile che coinvolge le ultime 24 ore; ad ogni morte il loop si riavvolge consentendoci di sfuggire al gelido abbraccio della nera signora – intrappolandoci però al suo interno. L’incubo senza fine si riavvia allo scadere della giornata o davanti all’inevitabile, che sembra possa aver fine solo uccidendo tutti i Visionari, gli otto bersagli dell’AEON nonchè personalità dell’organizzazione che ne muovono i fili. Ogni loop ha lo svantaggio di resettare le nostre azioni, ma lascia Colt consapevole delle reazioni nemiche e gli permette di creare la situazione ideale per l’uccisione di tutti i bersagli, con la promessa della più totale libertà d’azione.
Il game director Dinga della sede di Arkane Lion ci introduce quindi ad una missione di gioco dopo una veloce carrellata iniziale che rispolvera tutto quello che è stato appena detto: ci troviamo a diverse ore dall’inizio di Deathloop, in cerca del Visionario chiamato Aleksis Dorsey, anche detto “The Wolf” grazie alla sua divisa composta da una maschera di lupo. A quest’ora abbiamo ormai scoperto dai precedenti reset che Aleksis pianifica di fare un colorito discorso ai suoi ospiti, durante la festa in maschera a cui li ha invitati – pesantemente controllata dalle guardie nell’edificio da lui prescelto. Abbiamo quindi a che fare con il primo ostacolo, ovvero identificarlo in mezzo al folto gruppo di partecipanti. A quanto pare, durante le sue operazioni Colt viene accompagnato dalla tagliente voce di Juliana, che sembra prendersi gioco dei suoi intenti – il tutto mentre passo dopo passo assassiniamo bersagli in rapida successione con un coltello, godendo della visuale in prima persona che richiama i titoli passati, Dishonored e Pray. Superando i vari ostacoli possiamo notare in sovraimpressione sullo schermo delle scritte che sembrano suggerire le informazioni più rilevanti raccolte dai loop, ad esempio il come le strade si riempiano durante la notte.
Sul nostro percorso eliminiamo in maniera rapida e precisa i sottoposti, attraverso l’uso di un particolare potere che sembra teletrasportarci in un punto a nostra scelta della mappa, non dissimile da quanto già visto in Dishonored 2. Un secondo potere permette di terminare in un’esplosione cinetica quelli noncuranti che parlano a pochi metri di distanza, lasciandosi peraltro scappare delle informazioni che col passare degli obbiettivi e dei loop probabilmente diventeranno di vitale importanza. Colt si fa strada nell’edificio preposto alla festa e illuminato da schermi, strumentazione e disseminato da impalcature; estrae una granata e fa utilizzo della pistola e di una mitraglietta per aprirsi la strada tra i nemici allarmati che subito lo eliminano. Ma come ci viene ricordato, la morte è solo momentanea grazie al ricorso di un terzo potere che permette di tornare velocemente indietro nel tempo (effettuando un rewind) a prima che il loop ricominci. Tra le altre opzioni appare la possibilità di allungare la distanza percorsa col teletrasporto e quella di raccogliere un residuato dalla nostra morte, composto di Residium, una sostanza che funziona da risorsa fondamentale per fissare nel tempo le armi e le abilità da noi favorite, con tutte le modifiche effettuate e le personalizzazioni.
Un’altra opzione pare essere quella di manipolare torrette e telecamere per ritorcerle contro i nemici e creare ulteriore confusione. La versione PS5 di Deathloop sembra sfruttare tutte le funzioni uniche del DualSense, come l’Haptic feedback e la funzione di adattamento dei grilletti. Nel video gameplay viene data molta rilevanza al senso di libertà e all’approccio con cui il giocatore decide di affrontare l’avventura: ci sono molteplici modi, dalla sparatoria alla furtività. Potremo ovviamente trovare molti percorsi da soli, o ascoltare attentamente gli avversari che parlano per trarne suggerimenti e scoprire passaggi nascosti. Nell’avvicinarci all’obbiettivo impariamo anche un altro dettaglio: Deathloop è un gioco di cacciatori e prede, non sempre saremo al sicuro. Un altro giocatore o l’AI gestita dal computer potranno invaderci momentaneamente durante la nostra missione per cercare di eliminarci.
Entrare nel covo dei Lupi ci permette di osservarli da vicino e più nel dettaglio, in questo specifico caso comprendiamo che tra loro si svolge un gioco perverso in cui tutti salgono su un palco per impressionare gli ospiti, enunciando i propri propositi malevoli, e chiunque tra loro fallisca nel tentativo cade nella botola che nasconde un gigantesco tritacarne venendo poi servito in pasto ai commensali. A questo punto il gameplay ci mostra Colt impegnato nell’osservazione di un partecipante che ha tutte le caratteristiche del nostro Aleksis: il tentativo di modificare il ballottaggio a sfavore di Aleksis ci porta su una provvidenziale balconata con un grosso bottone rosso da premere… cosa potrà mai succedere?
A seguire, possiamo vedere meglio lo sfrenato combattimento in cui Colt sfoggia varie mosse ed armi combinate al meglio: tra queste un fucile a pompa, la scivolata necessaria a sfuggire ai colpi nemici, un fucile da cecchino, una pistola di grosso calibro con la canna decorata da un “Blam!” e le munizioni esplosive di una torretta. Ma il protagonista non fa in tempo ad allontanarsi dalla struttura: Juliana lo raggiunge e la visuale cambia improvvisamente dal nostro personaggio al suo, permettendoci di osservare in diretta la morte di Colt.
Tutti questi dettagli ci aiutano a formare un quadro piuttosto preciso del nuovo lavoro targato Arkane Studios: lo stile grafico realistico ma dai colori forti, le grafiche che appaiono con rumori e sovraimpressioni ricordano quelli di un fumetto irriverente e chiassoso. Inoltre durante tutto il gameplay veniamo accompagnati dalla colonna sonora, con musiche dalle cadenze noir che potrebbero ricordare serie come Lupin o City Hunter. Similmente a questi vecchi titoli, Deathloop porta in scena veloci e rocambolesche fughe, durante le quali affronteremo nemici molto caratteristici e (speriamo) sfaccettati il giusto. Abbiamo quindi un’idea abbastanza chiara dei poteri, delle abilità e dell’armamentario a disposizione fin’ora, cui si aggiunge il Residium come risorsa fondamentale per proseguire nel gioco.
Bisogna ancora vedere se da qui al periodo di lancio Deathloop saprà darci qualche aspettativa od ulteriore dettaglio. Per ora, Arkane ha di sicuro ripercorso i propri passi sfruttando le esperienze dei titoli precedenti, riuscendo ad aggiungere quel pizzico di novità che rende l’attesa di questo titolo davvero dura.