Qualunque fan della serie è consapevole che andare a portare Dark Souls al di fuori della sua dimensione videoludica non è per nulla semplice. L’intricata narrazione e il particolare coinvolgimento che vive il giocatore sono due elementi cardine dei famosi giochi From Software e che li rende tanto amati in tutto il mondo. Negli scorsi anni non sono mancate occasioni dove chiunque ha voluto trasporre Dark Souls in altri media, come fan-film, libri o fumetti. Su quest’ultimo medium potremmo parlarne per ore, andando a toccare ogni singolo albo tra le decine che sono uscite in questi anni, ma sarebbe off-topic in quanto Dark Souls Redemption è un manga, il primo rilasciato con licenza ufficiale di Bandai Namco Entertainment.
Il medium del manga è esploso negli scorsi anni, arrivando a tal punto da rendere un fenomeno i fumetti su tankobon in Italia. Merito è sicuramente della controparte audiovisiva chiamata Anime delle serie più in voga, ma bisogna riconoscere anche l’impegno delle case editrici nel Bel Paese che hanno alimentato l’interesse per un settore così affascinante. Tra queste spicca sicuramente J-Pop che grazie al suo impegno oggi porta nelle fumetterie italiane fisiche e online Dark Souls Redemption.
Dietro a questa nuova serie vi sono due volti noti nel mondo fumetti/manga, Julien Blondel alla scrittura e Shonen ai disegni. Noto prima in Francia e poi nel resto del mondo, Julien Blondel è uno scrittore e sceneggiatore noto per il suo lavoro nel mondo dei fumetti e dei giochi di ruolo. Ha iniziato la sua carriera come autore di giochi di ruolo, dove ha affinato le sue abilità narrative per poi passare ai fumetti, guadagnando riconoscimento per il suo adattamento del ciclo di “Elric di Melniboné” di Michael Moorcock. Mentre invece Aoi Ohmori, aka Shonen, è un mangaka giapponese noto per le sue opere di genere fantasy e avventura. Ha guadagnato fama con serie come “Soul Gadget Radiant“, pubblicata tra il 2005 e il 2009, e “Chrome Breaker”, pubblicata tra il 2005 e il 2007. Un’altra sua opera significativa è “Outlaw Players“, serializzata dal 2014 al 2020.
Due nomi che sono estremamente rispettati nei loro settori, il primo riconosciuto mondialmente per l’abilità di scrivere storie complesse e appassionanti, il secondo per la qualità di disegno che offre in ogni tavola e nella sua capacità di rendere graficamente emozionanti mondi fantastici di diverso genere. Nonostante questo vi possiamo dire che abbiamo notato dei passaggi che non ci hanno convinti in questo primo volume, chiamato Humanity Lost, e che a breve approfondiremo, ma indipendentemente da ciò ci complimentiamo con J-Pop per il coraggio di intraprendere questa direzione nel portare manga che uniscono il loro medium al nostro, come successe di recente per il manga sul mondo di Nier.
Quando Dark Souls non è Dark Souls
Partendo per step, cominciano con la sinossi ufficiale del manga: Le ceneri morenti di un falò illuminano un mondo devastato. Una donna, riportata in vita da un misterioso marchio, emerge da un profondo sonno senza alcun ricordo del proprio passato. In questo universo irriconoscibile, viene inseguita senza sosta dalla temibile Gilda dei Custodi delle Scaglie. Nonostante ciò, si vede offrire l’aiuto inaspettato di un imponente individuo che mantiene gelosamente un doloroso segreto…
Non vogliamo proseguire oltre con la descrizione della trama onde evitare qualsivoglia di spoiler, ma non ci esimeremo a esprimere la nostra opinione: questo primo volume non lo abbiamo trovato molto convincente per molti motivi, ma quello che riteniamo sia il più grave è che Dark Souls Redemption non è un Dark Souls.
Le aspettative verso questo volume era quello di ritrovarsi catapultati nel mondo di Dark Souls vivendo lo stesso mood che abbiamo passato giocando ai titoli From Software. Sfortunatamente non è così, anzi, sembra di leggere un qualsiasi shonen manga fantasy. Con le aspettative di leggere qualcosa che sia legato al mondo ideato da Myazaki, ci aspettavamo di trovare molti riferimenti alla lore dei mondi che conosciamo, armi che abbiamo potuto amare o oggetti che abbiamo dovuto imparare. La mancanza di questi richiami, anche non obbligatoriamente molto invasivi, non ci ha fatto vedere un nesso tra questa opera e i giochi.
Per assurdo non si parla minimamente della “non-morte” o della Dark Soul.
Disegni WOW ma facci capire
La qualità grafica di Shonen è assolutamente altissima e vedere la sua mano applicata all’universo di Dark Souls è davvero intrigante, ma ci sono alcune puntualizzazioni che ci terremo a fare. La realizzazione del layout di tavola è un processo fondamentale per un disegnatore nella quale quest’ultimo compone la tavola che il lettore leggerà in base allo sviluppo della trama. Un layout processato senza idee chiare porta a una composizione confusa e di conseguenza uscirà una pagina poco chiara per il lettore.
Questo caso avviene molto spesso nel primo volume con Double-Page Spread estremamente confusi e con una “regia” poco chiara sugli eventi che si susseguono su quelle due pagine. A propositi di Double-Page Spread, abbiamo trovato più situazioni dove vi è una rappresentazione grafica a dir poco stupenda, ma con i dettagli della scena che cadevano nella zona di tagli tra una pagina e l’altra, impedendoci così di godere appieno una bella illustrazione.
Oltre però a guadagnarsi mille punti su qualità di disegno, riconosciamo che la realizzazione di ambienti e character design sono molto interessanti, che siano umanoidi o meno. Seppur di trama e dialoghi non brillino, la loro presenza è importante nelle tavole e ci sono alcuni personaggi difficilmente dimenticabili anche se non iconici.
Quindi vale l’acquisto?
Questa è una bella domanda, ma come riconosciamo i successi degli autori dietro a Dark Souls Redemption e siamo sinceramente curiosi di vedere come la trama si possa evolvere nel prossimo volume. Inoltre dobbiamo fare una menzione d’onore alla rilegatura del volume con una sovracopertina in carta gommata molto piacevole al tatto e con effetti lucidi curati. Infine dopo la conclusione dell’ultimo capitolo del volume vi è una sezione dedicata ai bozzetti.
Come detto prima, Dark Souls Redemption è disponibile da oggi 12 giugno 2024 presso la vostra fumetteria di fiducia o sugli store digitali come il sito di J-Pop, Però chissà. potrebbe essere un’interessante lettura in attesa della nostra recensione sull’imminente DLC di Elden Ring.