Stando a quanto affermato dai rappresentanti di CD Projekt Red, la decisione di rendere Phantom Liberty l’unica espansione del videogioco di ruolo fantascientifico Cyberpunk 2077 sembra essere legata unicamente a fattori “tecnologici”, in particolare a causa dell’imminente cambio del motore grafico utilizzato dagli sviluppatori. Di conseguenza, nulla a che vedere con un tentativo di ribaltare economicamente il disastroso lancio.
“Come abbiamo annunciato tempo fa, non realizzeremo una seconda o terza espansione”, ha affermato la scorsa notte Michał Nowakowski, dirigente di CD Projekt, nel corso di una riunione con gli investitori riportato da VGC. “Questa sarà l’unica espansione del gioco e non ha nulla a che vedere con i numeri e da quanto siamo soddisfatti o meno delle vendite o cose simili”.
“A essere onesti si tratta di una decisione tecnologica”, ha poi continuato Nowakoski. “Questa è l’ultima volta che lavoreremo con il RedEngine, almeno per ora, e come sapete nell’immediato futuro lavoreremo con l’Unreal Engine di Epic. Questo è stato il motivo principale per cui abbiamo deciso che [Phantom Liberty] sarebbe stata l’unica espansione [di Cyberpunk 2077]”.
Ricordiamo che Phantom Liberty arriverà sulle versioni PC, PS5 e Xbox Series X|S di Cyberpunk 2077 a partire dal 26 settembre. L’espansione, i cui preordini sembrano aver soddisfatto molto gli sviluppatori, aggiungerà una serie di nuove armi, cyberware e vestiario, un nuovo albero delle abilità, un altro distretto di Night City da esplorare, tantissime missioni, il combattimento sui veicoli e un limite massimo di livello più alto.
Dopo Phantom Liberty, il prossimo lavoro di CD Projekt sull’IP sarà un vero e proprio sequel, di cui ancora non è chiaro neanche l’ipotetico anno di uscita. Per ora, gli sforzi dell’azienda sono incentrati su Project Polaris, il nuovo videogioco della serie The Witcher il cui team sarà composto da gran parte degli sviluppatori che hanno lavorato a Phantom Liberty.