Il mercato dei deck builder rpg è ormai saturo di giochi che fanno la fila per essere scaricati sui nostri device, per poi essere divorati fino allo sfinimento dagli appassionati (che passano ore a costruire mazzi sempre più potenti e variegati). Il gioco che andiamo a provare oggi lo troviamo in accesso anticipato su Steam e non ci mostra ancora tutto il suo potenziale, tuttavia ci sono alcune cose riguardanti Cross Blitz che val la pena raccontare, quindi non attardiamoci oltre e cominciamo, a passeggiare in un mondo fatto di esagoni e carte alla scoperta di quanto questo titolo ha da offrire. Vi lasciamo alla nostra recensione di Cross Blitz (attualmente, vi ricordiamo, in early access).
La prima cosa bella
La pixel art è una delle arti grafiche più amate di sempre, sopratutto nel mondo dei videogiochi. Ha raggiunto la sua apoteosi ludica a cavallo fra gli anni 80 e 90, su quei mostri sacri di console e home pc che all’epoca invasero le nostre case offrendoci ore di svago davanti a vecchi tubi catodici che tanto spazio occupavano nei nostri salotti. A quei periodi Cross Blitz chiaramente s’ispira, presentando uno stile grafico che molto richiama i giochi di quei tempi, con personaggi in stile cartoon americano che tanto vedevamo rappresentati nei cabinati dell’epoca.
Per ridarci poi quelle antiche sensazioni, il gioco ci offre tre livelli di filtro CRT che riproducono artificialmente le scanlines che i vecchi apparecchi televisivi avevano naturalmente per via del loro sistema di funzionamento. Metodo che non convince quando applicato alle riedizioni di vecchie glorie, figurarsi su un gioco di nuova concenzione nati per i moderni schermi che fanno dell’alta definizione la loro prerogativa principale.
La scelta cromatica deriva anch’essa da quegli anni, e ci propone colori pastello accesi a riempire le guance degli animali antropomorfi che andremo ad utilizzare. La scelta della colonna sonora è forse la parte artistica più deludente dell’insieme. Sia per una scrittura un pò piatta, sia per la scelta di strumenti General Midi che non danno alcuna caratterizzazione particolare che ti spinga ad un riascolto esterno al gioco. Sarebbe stato forse meglio pensare a composizioni che facevano riferimento al vecchio mondo ad 8-bit con suoni che riprendevano quelli del periodo.
Raccontami una favola.
In questa versione di anteprima, Cross Blitz offre solo due modalità di gioco: la storia, denominata Fables, e una roguelite denominata Tusk Tales. Nella prima potremo scegliere fra i due personaggi attualmente a nostra dispozione, ovvero il leone pirata Redcroft e la Regina del Pop, la spiritica Violet.
Una volta selezionato il personaggio, ci troveremo davanti ad un tabellone suddiviso in vari esagoni, che una versione “chibi” del nostro personaggio dovrà percorrere per incontrare altri esseri antropomorfi con i quali scambiare un breve dialogo (su riga di testo) che ci consentirà di portare avanti la storia, oppure recarci nei negozi per comprare potenziamenti e nuove carte e reliquie, per giungere infine alla fine di quella piccola porzione di gioco che ci consentirà di passare ad un nuovo tabellone che ci offrirà, in posizioni diversei nuovamente tanti punti di arrivo per potenziare il nostro deck ed il nostro personaggio.
Per poter procedere tuttavia, dovremo affrontare anche degli scontri che ci apriranno i vari percorsi disponibili. Ed è qui che entrano in gioco le carte. Raggiunto il nostro avversario infatti, dopo un breve dialogo, si aprirà un nuovo scenario dove avremo sui lati la nostra rappresentazione, con l’indicazione dei punti energia, del mana e di vari modificatori a nostra disposizione, mentre al centro ci sarà un tabellone diviso in 16 quadrati, 8 per giocatore, sui quali a turno si potranno potrà giocare una o più carte, a seconda dei punti mana necessari al loro utilizzo e che ci verranno ripristinati ad ogni nuovo turno.
Una volta scelta la nostra carta e posata sul nostro tabellone, e dopo che il nostro avversario avrà fatto lo stesso, partirà una mini battaglia. Ogni carta attaccherà in linea retta, se davanti a se incontra una carta avversaria, esse si scontreranno e si toglieranno punti vita a vicenda. Se il tabellone sarà libero invece, attaccheremo direttamente i punti vita del nostro avversario. Scopo dello scontro è, per l’appunto, portare a 0 l’energia di chi si pone come ostacolo sul nostro cammino. Ogni personaggio avrà delle carte peculiari, basate sulla sua storia, ad esempio Redcraft avrà delle carte che richiamano il mondo piratesco di cui fa parte, quindi troveremo carte composte da cannoni (che sparano in automatico 4 colpi a turno), carte ciurma e molte altre ancora. I nostri combattimenti inoltre potranno essere variati dall’acquisto, nei vari shop presenti nelle mappe, delle reliquie: oggetti che andranno a modificare in modo permanente alcune statistiche base che modificheranno il nostro personaggio e ci permetteranno di sconfiggere gli avversari più ostici.
La modalità Tusk Tales, invece è una modalità roguelite che ci consentirà, tramite un tabellone suddiviso per quadrati, l’esplorazione di tutta la mappa del mondo di gioco. Per poterla percorrere dovremo via via affrontare nuovi avversari, sbloccare nuovi mercenari e accedere a taverne e shop dove potremo potenziare i nostri oggetti e reliquie.
In conclusione
Allo stato attuale, Cross Blitz sembra un gioco potenzialmente dotato di grande carisma e divertimento puro per tantissime ore, sopratutto quando saranno sbloccate le altre modalità, dove troveremo quasi sicuramente una modalità online che ci consentirà di scontrarci contro avversari umani di tutto il mondo e quindi ampiare la nostra bravura ed il nostro deck, e gli altri personaggi. Alcuni difetti ci sono, come ad esempio lo squilibrio di alcuni avversari davvero troppo potenti e già presenti nei primi momenti di gioco, o la grafica ormai vista e stravista in stile Pixel Art cartoon, o ancora, la soundtrack davvero basilare e che non fa gridare al miracolo.
La recensione in breve
Cross Blitz punta a farsi largo nel mondo dei deck builder offrendo una formula che unisce l'effetto nostalgia reso dalla grafica ad un gameplay che passa da momenti tipici del genere ad altri più vicini ai roguelite. Il divertimento è assicurato, ma la pixel art ormai vista e stravista e le musiche scialbe ne minano l'esperienza d'insieme.
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Voto Game-Experience