Il prossimo God of War in uscita il 20 aprile rappresenta sicuramente una ventata d’aria fresca nonché un nuovo inizio per la vita di Kratos: tuttavia, benché possa godere di significativi cambiamenti a livello di gameplay, ambientazione e caratterizzazione dei personaggi, non si tratta minimamente di un reboot della serie. Sarà, al contrario, una reinvenzione così come Breath of the Wild lo costituì per The Legend of Zelda.
Ma per quale ragione il director Cory Barlog e il team di sviluppo Santa Monica Studio non ha colto la palla al balzo per lanciare un completo reboot del franchise?
La ragione, in realtà, è più semplice e scontata di quanto si possa credere. Barlog ha infatti dichiarato quanto segue al riguardo:
Le precedenti iterazioni sono servite per creare una backstory, giusto? Le persone mi chiedono: ”perché non hai ricominciato la storia introducendo un nuovo personaggio?” a questa domanda io rispondo: è come se si gettasse all’aria un decennio di caratterizzazione di un personaggio. perché dovrei farlo?
L’obiettivo degli sviluppatori è stato rappresentare un’esperienza videoludica che ricordasse God of War, ma allo stesso tempo che risultasse diversa dal solito. ”Quando giocherete al titolo vi ricorderà God of War. Magari non sarà esattamente come lo conoscevate, ma avvertirete chiaramente la sua anima, il DNA di God of War, per quanto diverso dal solito. Rispetto ai precedenti capitoli non solo è diverso in termini di visuale della telecamera: il ritmo sarà più lento; tuttavia, nei momenti di foga, i combattimenti richiameranno alla vostra mente proprio God of War”, ha precisato Barlog ai microfoni di PlayStation LifeStyle.
Consci di ciò, riuscirà la nuova avventura di Kratos e figlio in esclusiva PlayStation 4 a conquistare il cuore degli appassionati?