Il merchandising legato al mondo dei videogiochi è rappresenta un settore ricchissimo, vista la grande quantità di collezionisti che desiderano prolungare la passione per un titolo con oggetti da poter tenere e mostrare tutti i giorni. Proprio per questo, il rischio di contraffazione è sempre dietro l’angolo, come nel caso di una recente vicenda che interessa Microsoft e Ubisoft.
Come riporta IGN, infatti, le due compagnie hanno mosso una causa simile, a pochi giorni di distanza, per colpire le vendite non autorizzate di oggetti di merchandising legati rispettivamente ad Assassin’s Creed e Minecraft. L’illecito sarebbe passato per piattaforme molto note come iOffer, Wish e Amazon, ma il tutto non gode della licenza ufficiale dei proprietari.
Nella sua causa Ubisoft riconosce che gli oggetti messi in vendita sono imitazioni, che però utilizzano elementi riconoscibili del franchise di Assassin’s Creed per portare gli acquirenti a credere di acquistare un originale. I venditori di questi prodotti sfruttano la SEO per avere vantaggi nelle ricerche su internet rispetto ai prodotti autorizzati e sono riusciti a evitare precedenti mosse legali cambiando ragione sociale o sfruttando siti web su server non americani.
La causa di Ubisoft punta a bloccare le vendite di questi commercianti, a impedire loro di tornare a perpetrare la truffa e a recuperare i danni per le vendite mancate, stimati sui 2 milioni di dollari per ogni abuso della proprietà intellettuale.
Anche Microsoft, a pochi giorni di distanza sa Ubisoft, ha depositato una causa simile contro Amazon, Walmart e eCRATER, o meglio contro i venditori che passano da queste piattaforme per vendere merchandising di Minecraft senza licenza. Nè Microsoft nè Ubisoft hanno fatto i nomi precisi dei venditori accusati, per evitare che questi possano prendere contromisure prima che si decida un’azione legale vera e propria.
Al momento, quindi, le due cause sono in attesa di avanzamento, prima di una seconda fase nella quale i produttori e venditori di materiale non originale, provenienti soprattutto dalla Cina, verranno identificati.