Call of Duty Vanguard torna per un nuovo week end di beta, inizialmente in esclusiva per l’ambiente Playstation. La nuova interpretazione di Sledgehammer della guerra totale ci riporta nuovamente nell’inferno della seconda guerra mondiale, cercando però di rinnovare ancora una volta una serie ed un genere che ne hanno disperatamente bisogno.
Dopo aver già messo le mani sulla nuova modalità La collina dei Campioni, è tempo di passare agli scontri più classici, con i deathmatch a squadre che tanto sono cari agli appassionati del franchise. In questo primo weekend di beta, le modalità disponibili sono Team Deathmatch, Dominio, Patrol e Kill Confirmed, tutti prese di peso dalle precedenti interazioni e riportate così esattamente come sono. La novità vera e propria è rappresentata dai Combat pacing, il sistema di gestione delle partite in cui potremo scegliere tra tre differenti opzioni: Tattico, Assalto e Blitz. Queste tre modalità di matchmaking ci inseriranno in scontri con un numero ben specifico di avversari, facendoci scegliere tra il classico 6v6 (Tattico), tra i 20 e i 28 giocatori (Assalto) e i 28 e i 48 (Blitz). Inutile dire che chi cerca la classica esperienza alla COD dovrà optare il il Tattico, mentre per azioni più estese, combattimenti impegnativi e con il fuoco nemico che arriva da ogni dove, le altre due opzioni sono quelle più indicate. E’ apprezzabile anche il fatto di potersi inserire in una lista mista, che alterna le modalità di gioco così da non fossilizzarsi solamente su una sola tipologia.
Le mappe a disposizione nella beta sono tre: Hotel Royal, Red Star e Gavutu. Tutte e tre risultano abbastanza classiche, sia nell’ambientazione che nel level design, spaziando dal combattimento urbano a quello nella giungla di Gavutu. Soprattutto in quest’ultima c’è la possibilità di sfruttare il terreno per nascondersi e non essere visti dai nemici, cosa che ad un primo momento potrebbe favorire i famigerati camper, ma non è così. Call of Duty Vanguard cerca di strizzare l’occhio agli estimatori di MW 2019, con un’azione decisamente più veloce e dinamica, diminuendo il time to kill di parecchio rispetto ai giochi precedenti e reintroducendo la possibilità di correre abbassando l’arma e di sparare da ogni superficie. La sensazione generale è che questo Call of Duty Vanguard sia molto più veloce, ma che non disdegna comunque una piccola componente tattica.
Gli operatori infatti non sono più divisi un due blocchi separati (alleati e asse), ma tutte e due le fazioni avranno le stesse classi e gli stessi gadget. Questi ultimi sono in numero decisamente maggiore e possono contare tra una pletora di strumenti letali e non da utilizzare, come le granate stordenti o i coltelli da lancio. Inoltre il loadout delle armi è stato ampliato tantissimo, e con l’avanzamento dei livelli delle vostre bocche da fuoco, potrete equipaggiare fino a 10 diversi upgrade. Un numero esorbitante, ma tanto basta a darvi l’idea della direzione intrapresa da Call of Duty Vanguard.
Anche per quanto riguarda le KillStreak, sembra esserci stata una taratura verso il basso della loro potenza. Ve ne sono di estremamente utili, ma nella nostra prova non abbiamo assistito a veri e propri exploit di massacri, dove un singolo giocatore estremamente skillato dominava il campo, impedendo de facto agli altri anche solo di uscire dal proprio riparo. Non prendete però queste parole per oro colato, è possibile che siamo stati estremamente fortunati. Nel complesso, il ritorno di KS utili come Aereo Spia e Radar virano decisamente in favore di partite molto più tattiche e improntate sul gioco di squadra.
A livello di resa visiva, si notano subito i miglioramenti fatti su Call of Duty Vanguard, soprattutto a livello di illuminazione ed effetti particellari. La guerra è ricostruita in maniera incredibile che verte al fotorealismo, e giocarci su una PS5 non fa che aumentare questa sensazione. Il feeling con le armi è eccezionale, reso ancora più verosimile dai grilletti adattivi del Dual Sense di PS5, che restituisce un feedback diverso a seconda dell’arma usata. Nonostante questa feature sia davvero incredibile, Sledgehammer è perfettamente consapevole del fatto che questa possa essere inficiante nelle giocate di alto livello, quindi questa opzione può essere tranquillamente disattivata.
Per tirare due somme, Call of Duty Vanguard da questa beta di prova ne emerge come un ottimo compromesso tra il vecchio e il nuovo, con il piede decisamente pigiato verso l’acceleratore ma senza dimenticarsi di puntare un po’ sulla parte tattica. Tantissima carne al fuoco di cui però servirà altrettanto tempo per capire se verrà apprezzata o meno nell sua totalità. Per ora, vi consigliamo di continuare a giocare, soprattutto in vista del fatto che una volta raggiunto il livello 20 sbloccherete gratuitamente il fucile Rat-a-Tat nella versione finale e prepararvi per la beta cross platform del prossimo week end.