Un parco divertimenti a tema Call of Duty era stato proposto ad Activision, che evidentemente ha rifiutato l’idea. Lo ha rivelato il presidente di Activision Rob Kostich nel corso di un’intervista.
Parlando con Games Beat, nello stesso scambio in cui ha spiegato che l’acquisizione da parte di Microsoft è solo un vantaggio per il franchise Call of Duty, Kostich ha raccontato questo aneddoto. La proposta di aprire un parco a tema dedicato allo sparatutto, però, non si è trasformata concretamente.
Abbiamo preso in considerazione molte di queste cose. Abbiamo preso in considerazione il multimediale. Abbiamo avuto proposte di parchi a tema. Ma nel corso degli anni, abbiamo sempre ottenuto i maggiori benefici quando ci siamo concentrati sul nostro gameplay principale. Direi che siamo ancora concentrati sul numero di persone che possono divertirsi con Call of Duty in tutto il mondo.
Quali sono i modelli di business? Qual è il gameplay? Quali sono le cose che dobbiamo fare per assicurarci che sia davvero accessibile e divertente per ogni tipo di giocatore in tutto il mondo? In definitiva, il coinvolgimento nel nostro gameplay è di gran lunga la cosa più importante che guida il nostro successo.
Parchi a tema, film o evoluzioni verso altri media, insomma, non sembrano una priorità per Call of Duty. D’altronde, con il successo fatto registrare ogni anno dal videogioco non sembra esserci bisogno di cercare nuove strade di monetizzazione, magari con il rischio di fallire miseramente.