Stando all’insider che si cela dietro al nome @RalphsValve, la frequenza di lancio dei titoli della serie Call of Duty, di Activision Blizzard, potrebbe ridursi a meno di un titolo all’anno – vale a dire il ritmo cui ci hanno abitutati fino a oggi. La compagnia starebbe infatti valutando l’eventualità di rivedere la frequenza di lancio. Per quale ragione, purtroppo, non ci è dato saperlo, ma non è vietato avanzare delle ipotesi.
I tempi di sviluppo dei titoli tripla A si fanno di anno in anno più lunghi e il rischio è che lo schema di sviluppo adoperato fino a ora per i Call of Duty, consistente in tre team differenti, appoggiati da altri team supplementari, destinati ad alternarsi alla guida della serie, potrebbe non risultare più sostenibile nel prossimo futuro.
In passato si è fatto tanto parlare dei problemi che hanno afflitto gli ultimi titoli della serie (non manca tra questi anche Call of Duty: Vanguard), come i problemi di pulizia e nei contenuti, per non parlare dei tagli che è stato necessario fare per garantire il lancio del Call of Duty di turno entro i tempi previsti. Senza dubbio rallentare il ritmo per garantire una migliore qualità finale del prodotto è, secondo me, una scelta saggia. Dopotutto se anziché ogni anno i Call of Duty uscissero ogni due anni poco cambierebbe – anzi, i singoli titoli vivrebbero più a lungo se i successori saranno più lenti a venire.
Come sempre quando si tratta di voci messe in circolo da insider, e dunque fonti non ufficiali, il consiglio è quello di essere scettici verso la notizia in se. Ad ogni modo, se tutto ciò si rivelasse vero, voi cosa ne pensereste? Siete a favore di tempi di sviluppo più diradati per concedere un lavoro più certosino o preferite i giochi lanciati in rapida successione, come vi hanno abitutato titoli come i Call of Duty o i titoli sportivi?