I campionati eSport di Call of Duty e Overwatch sono a rischio, per stessa ammissione di Activision, a causa del basso numero di spettatori. La notizia arriva direttamente da un documento pubblicato dal publisher, che conferma di voler continuare a supportare le due leghe anche se non è sicura che ciò possa risolvere il problema.
Le nostre attività per i campionati eSport professionistici (l’Overwatch League e la Call of Duty League) continuano a incontrare difficoltà che stanno influenzando negativamente le operazioni e, potenzialmente, la vita dei campionati stessi con l’attuale modello di business. Continuiamo a lavorare per affrontare queste sfide, che potrebbero comportare costi significativi, e tali sforzi potrebbero rivelarsi infruttuosi.
Come spiega anche Insider Gaming, il problema, oltre al basso numero di spettatori, starebbe anche negli altissimi costi di iscrizione per i team. Per prendere parte alla Overwatch League il costo di ingresso è di 20 milioni di dollari, che salgono a 25 milioni di dollari per la Call of Duty League.
Lo scorso anno il picco di spettatori contemporanei per Overwatch è stato di 397.000, mentre per Call of Duty di 439.000. Numeri che sembrano alti ma che sono nulla di fronte a quanto realizzato da giochi come CS:GO, Valorant e DOTA 2, che coinvolgono costantemente milioni di spettatori.
Vedremo che cosa accadrà nel prossimo futuro. Intanto, parlando di eSport, vi ricordiamo che Fortnite è stato nominato ufficialmente eSport olimpico.