Le vendite di Bloodborne sono state rese note dopo il furto di dati a Insomniac Games. I documenti sottratti dagli hacker contenevano anche informazioni relative ad altri studi e ad altri videogiochi.
Come riporta Gaming Bolt, scopriamo così che l’apprezzatissimo Bloodborne, di cui si sapeva che aveva venduto 2 milioni di copie nei primi sei mesi dall’uscita di marzo 2015, era arrivato nel 2020 a 7.464.000 copie vendute.
I documenti parlano di ricavi per 265 milioni di dollari, con il 41% delle vendite da attribuire a copie digitali. Naturalmente i numeri potrebbero essere ancora superiori, visto che i dati non arrivano fino ai giorni nostri.
Di fronte a questi risultati, continua a colpire il rifiuto di produrre un sequel o un remake da parte di FromSoftware e PlayStation. In realtà le voci a proposito si rincorrono da anni, ma non si è mai visto né sentito niente di concreto. I fan continuano comunque ad attendere con fiducia.
I risultati di Bloodborne, la fama del franchise e il recente ampliamento del pubblico dei soulslike realizzato da Elden Ring contribuirebbero a decretare un successo sicuro per un eventuale Bloodborne 2. Dobbiamo solo attendere per scoprire se gli sviluppatori sono dello stesso parere.