Negli ultimi tempi, Blizzard si è ritrovata al centro di un polverone riguardante l’utilizzo di IA per la creazione degli artwork dei suoi videogiochi. Tuttavia, la compagnia ha deciso di intervenire e mettere le cose in chiaro: il brevetto incriminante è stato registrato già nel 2020 ed è stato usato unicamente per alleggerire il lavoro degli artisti nei compiti più noiosi, lasciando loro il tempo di dedicarsi a lavori più creativi.
La polemica in sé è scoppiata in seguito a un articolo di Game Rant pubblicato il 1 maggio 2023, in cui veniva indicato che Blizzard stesse utilizzando artwork generati da intelligenze artificiali all’interno dei suoi giochi, notizia poi ricondivisa su Twitter dall’ex-game designer della compagnia Eric Covington, che ha affermato che i suoi “colleghi artisti meritano di meglio”.
Tutto ciò ha portato Blizzard a rispondere in più occasioni su Twitter. Per cominciare, il design manager Brendan Sewell ha fatto notare che non si tratta di un’azienda che cavalca l’onda della moda dell’IA, in quanto il brevetto è stato registrato già nel 2020.
Al post di Sewell ha risposto Chadd Nervig, features lead di Hearthstone, che ha utilizzato la recente intervista tra IGN e il game director di World of Warcraft Ion Hazzikostas per fornire ulteriore contesto. Nell’intervista, infatti, Hazzikostas ha dichiarato che la compagnia già usava il machine learning per “automatizzare i lavori davvero difficili e faticosi, come sistemare gli elmi intorno alle orecchie degli Elfi del sangue e cose del genere, dove è corretto, per dare più tempo ai nostri artisti di talento di dedicarsi a spettacolari opere d’arte invece che perdere tempo dietro a lavori rognosi”.
Per finire, è intervenuto anche Mike Ybarra, presidente di Blizzard Entertainment, in risposta a Covington, affermando che: “Blizzard lavorerà sempre per mantenere la propria qualità. State cercando di associare i recenti sviluppi delle IA (IA generative) a qualcosa di completamente scollegato”.
Blizzard will always strive to maintain Blizzard quality. You’re trying to associate recent AI advances (generative AI) to something completely unrelated. @brendensewell says it well here: https://t.co/FXA7WKz2XL. Our approach at Blizzard is to use machine learning and AI in ways… https://t.co/GljUqtkwEb
— Mike Ybarra (@Qwik) May 5, 2023
Tuttavia, ciò non significa necessariamente che le preoccupazioni di Covington siano infondate: come dimostra cosa sta accadendo in Cina, nazione in cui moltissimi illustratori stanno perdendo il lavoro a causa delle IA, questi nuovi sviluppi tecnologici possono essere utilizzati dalle aziende per prendere il posto di artisti in carne e ossa. Tuttavia, almeno per il momento la compagnia dietro World of Warcraft e Diablo non sembra avere intenzione di rimpiazzare i propri artisti con IA ma, semplicemente, eliminare gli elementi più frustranti del loro lavoro.