Ken Levine è nel pieno dei lavori per il suo nuovo videogioco Judas, ma ciò non gli ha impedito di fare alcune dichiarazioni riguardanti il suo passato. Scopriamo così alcuni retroscena su BioShock.
Stando alle parole di Levine, riprese da GameSpot, la decisione di avere due finali nel videogioco non sarebbe stata sua. Al contrario, l’idea arrivò dal publisher 2K, al quale gli sviluppatori decisero di fare alcune concessioni anche se non rientravano nei loro progetti iniziali.
A dire il vero io non volevo i due finali diversi e questa è stata una delle concessioni che abbiamo fatto. Il publisher non aveva troppe richieste per noi, quindi non posso dire che fossero stressanti, ma questo era un elemento che desideravano davvero anche se per me non era importante. E non credo che quei finali fossero grandiosi. Loro volevano due finali e io volevo finali più ambigui in modo che il giocatore potesse lavorare con la fantasia.
Non è la prima volta che Levine parla di questo argomento. Già nel 2007 aveva espresso il suo parziale disappunto per la necessità di inserire i finali multipli, non dipendente dalla sua volontà. Lo stile di BioShock e di Levine come sviluppatore è più votato alla creazione di esperienze che non diano troppe risposte.
In questo senso possiamo aspettarci che Judas arrivi a realizzare la visione unica di Levine. In più di un’occasione si è definito il nuovo videogioco come l’evoluzione di tutto ciò che BioShock ha portato in termini videoludici e narrativi. Dei possibili finali di Judas si è solo accennato, perché anche in questo caso non si vogliono fare troppe anticipazioni.
Proprio ieri è stato pubblicato un nuovo video gameplay di Judas, che non ha ancora una data di uscita ma che dovrebbe avere una finestra di lancio entro il 2024.