Durante il recente incontro con gli investitori per illustrare i risultati del terzo quarto dell’anno fiscale 2018, Electronic Arts ha parlato anche dell’andamento di Battlefield V dal quale sono emersi alcuni dettagli.
Il nuovo capitolo dello sparatutto bellico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, sembra non aver rispettato le aspettative di vendita del publisher nonostante un taglio di prezzo avvenuto poco dopo il lancio. Battlefield V avrebbe totalizzato ad oggi circa 7,3 milioni di copie, tuttavia ma EA aveva pianificato vendite superiori almeno di un altro 1 milione – il che significa che il gioco avrebbe dovuto piazzare 8,3 milioni di unità nel medesimo periodo.
Tuttavia i numeri sembrano essere migliori di quanto ci si potesse aspettare visto le pesanti critiche che hanno investitio il gioco anche per alcune mosse sbagliate da parte del team che si occupa della promozione e della comunicazione. Secondo la compagnia statunitense inoltre la scelta di includere fin da subito una campagna single player seppur in forma di episodi, anziché una modalità battle royale per l’online che arriverà solo a marzo, avrebbe penalizzato il titolo e la sua relativa diffusione.
Ad aggravare la situazione sempre a detta di EA sono state anche le controversie che hanno preceduto il gioco a causa di alcune scelte del team come la presenza delle donne nel titolo. Le relative risposte da parte degli addetti ai lavori che attaccando le persone con risposte del tipo «siete poco istruiti» o «se il gioco non vi piace, potete non comprarlo.» avrebbero penalizzato le vendite globali.
Vi ricordiamo che Battlefield V è disponibile su Xbox One, PC e PlayStation 4. Al seguente link trovate la recensione del nostro Francesco Dovis.