Battlefield 6 è ormai perennemente al centro di numerose indiscrezioni, nuovo capitolo della serie targata DICE che dovrebbe approdare sul mercato nel corso della fine dell’anno su console e PC che praticamente ogni giorno finisce al centro di una marea di indiscrezione varie, più o meno interessanti, che anticipano l’annuncio ormai prossimo del gioco.
Ovviamente non poteva mancare all’appello anche questa calma e abbastanza calda domenica di inizio maggio, con ancora una volta l’ormai arcinoto, affidabile ed instancabile insider Tom Henderson che è tornato a battere sul tamburo confermando come due immagini trapelate in rete siano effettivamente appartenenti al sesto capitolo della serie.
Ebbene in queste due immagini è possibile ammirare una base missilistica, minacciata da un terribile e prepotente tornado in arrivo che sembrerebbe essere pronto a devastare tutto e tutti, con il giocatore a bordo di un velivolo non meglio identificato. Il tutto è inoltre sublimato dall’interfaccia utente a schermo, con queste icone a schermo che mostrano comodamente la mappa, la bussola per non perdere l’orientamento, le munizioni ed infine i tanti indicatori dei bersagli per guidare con chiarezza il giocatore presso il prossimo bersaglio della missione.
Queste due nuove immagini, che ricordiamo essere trapelate in rete in modo non ufficiale, confermano inoltre le indiscrezioni condivise da Tom Henderson nelle scorse ore, con Battlefield 6 pronto a proporre una distruzione ambientale capace letteralmente di stravolgere intere mappe di gioco, anche nel comparto multiplayer del nuovo capitolo della serie, con tornadi, tempeste e persino vulcani pronti a spazzare via qualsiasi cosa ostacoli il proprio cammino, senza esitazione alcuna.
Vi ricordiamo inoltre come Battlefield 6 dovrebbe includere anche un ciclo giorno/notte, con tanto di meteo dinamico anche nella modalità multigiocatore che dovrebbe catapultare nel feroce campo di battaglia ben 128 giocatori, il tutto con un’ambientazione che pare gettare le sue radici nell’Eurasia del 2030.
Eccovi le due immagini di cui vi abbiamo parlato in questo articolo: