Su Dungeons & Dragons Baldur’s Gate 3 ha potuto interpretare con la massima libertà. Lo ha rivelato il CEO di Larian Studios Swen Vincke, parlando ancora una volta del suo videogioco vincitore del Game of the Year ai The Game Awards.
Parlando nell’ambito dei licenziamenti in casa Hasbro, come ripreso da Tweak Town, Vincke ha confermato che il suo team ha avuto piena libertà creativa nella gestione del materiale di riferimento per Baldur’s Gate 3. Wizards of the Coast non ha fatto imposizioni, e in qualche modo questa libertà si è trasferita nella libertà concessa ai giocatori dell’RPG.
Vorrei ringraziare anche Wizards of the Coast e in particolare il team DnD per averci dato carta bianca. Mi dispiace che molti di voi siano stati licenziati. È triste constatare che delle persone che si trovavano originariamente in quella sala riunioni non è rimasto più nessuno. Spero che troviate una buona soluzione.
Lo stesso Vincke ha parlato anche delle microtransazioni in Baldur’s Gate 3, evitate per rispetto dei videogiocatori. Vincke ha definito il guadagno un mezzo per lo sviluppo di esperienze superiori, non il fine ultimo della realizzazione dei giochi.
Molti sviluppatori, io compreso, fanno giochi perché amano vedere gli altri impegnati con le loro creazioni in un modo che solo i videogiochi possono raggiungere. Non interessa loro quanti soldi si possono fare, tranne quelli che servono a finanziare giochi nuovi e migliori.