Autore: Alberto Destro

Alberto Destro

Quando il Signore regalava agli uomini l'arte della scrittura, probabilmente ero al bagno.

Quando si parla di porting illustri, di norma, nel 90% dei giocatori scatta automaticamente “il chi va là”. Vuoi perché “chi sentiva davvero il bisogno dell’ennesima versione del gioco prevista pure per lo schermo del bancomat”, vuoi perché “sti porting sono sempre versioni castrate dell’originale, e saranno inesorabilmente un fallimento”, l’accoglienza media del pubblico alle nuove versioni di illustri capolavori, magari – manco a fare apposta – per una console Nintendo coincide raramente con il trenino dell’ultimo dell’anno. Eppure, e negli ultimi mesi stiamo quasi sfiorando la regola, tra le quattro pareti di Kyoto non se ne sbaglia una: The…

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Poche storie, tutti noi nerd dalle manine appiccicose amiamo il Giappone. Un posticino ricco di storia e di cultura, patria dei manga e degli anime, terra natia del videogioco e culla di quella nostra civiltà che amiamo così tanto. Ah, che bello il Giappone, vero? Sarà per questo che, nel 2019, la parola più ricercata nei motori di ricerca di Pornhub è Japanese. Dubito che l’utenza media di questo sconosciutissimo sito sia attratta dalle ricette a base di sushi, così su due piedi, anche se in quasi quarant’anni di vita giurerei di aver visto una volta uno chef squisitamente giapponese…

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Duole un po’ ammetterlo, ma all’incirca tre anni fa – quando The Park venne alla luce tra le quattro pareti di Funcom – in pochi se ne accorsero. Un peccato, indubbiamente, per un’esperienza horror breve ma dannatamente intensa, presa in prestito dall’universo del (forse) più noto The Secret World ma, a meno di un sottile rimando colto soltanto dai più appassionati del MMORPG Funcom, del tutto slegato dalle sue tematiche occulte post-apocalittiche. The Park abbraccia quel filone horror caro a Layers of Fear, giusto per citare un esempio più illustre, dove saremo braccati solo psicologicamente da un segreto che attanaglia…

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Se siete anche solo leggermente più svegli di chi vi scrive, quando avrete sentito parlare di Blacksad: Under the Skin un veloce due più due l’avrete fatto. Da ex-fumettaro specializzato nel dilapidare la paghetta fornita dai miei, ammetto di non essere mai entrato in contatto con John Blacksad, l’ispanica creatura di Juan Díaz Canales e Juanjo Guarnido protagonista di una classicissima serie di vicende noir, a cavallo degli anni ’50, ambientata in una malavitosa New York. Il che è un gran peccato, considerando l’enorme potenziale del gattone nero protagonista, la meravigliosa atmosfera ricreata dalle sapienti matite di Guarnido e, non…

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L’articolo che state per leggere è stato redatto da un vecchio perennemente incazzato con evidenti turbe emotive. Contiene flop clamorosi, molte parolacce, avversione al Natale e spruzzatine di odio. Da millenni a questa parte, la fine dell’anno è notoriamente riservata a cose diabetiche come buoni propositi, promesse affascinanti, bilanci rigorosamente ultra-positivi e menate varie. Qualcosa tipo “Da gennaio pronti via, abbonamento in palestra!” oppure “Oh, sai cosa, dal mese prossimo vado a fare un corso di spagnolo”. Fare gli addominali in Patagonia, evidentemente, dev’essere il nuovo trend del momento, ma non pensiate che nell’universo dei videogiochi la musica sia tanto…

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Se, tanti anni fa, gli Antichi Romani avevano inventato l’espressione “Nomen Omen”, tutto sommato, avranno avuto i loro buoni motivi. Di esempi illustri nel mondo dei videogiochi ce ne sono a bizzeffe, ma difficile trovarne uno più calzante del famigerato Agony. Un titolo horror ambientato nelle viscere più malsane dell’Inferno dove noi, anime impotenti e disarmate, siamo chiamati agli straordinari per sopravvivere ad un’orda di demoni (più o meno affamati) e, già che ci siamo, per non condannare la nostra eternità ai gironi più dolorosi. Detta così magari sembra una boiata (e spoiler, basta guardare Metacritic per accorgersi che lo…

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Ultimamente, pare che tra le quattro mura di Nintendo abbiano imparato a realizzare pure i miracoli. Uno l’abbiam visto coi nostri occhi proprio la scorsa settimana, quando vi abbiamo parlato del mirabolante ingresso di The Witcher 3: Wild Hunt nel parco giochi dell’ammiraglia di Mamma N. Oggi, manco a fare apposta, tocca ad un’altra mezza bomba che in questa generazione ha mietuto più vittime della peste: Overwatch. Anche per l’Hero Shooter di casa Blizzard vale infatti lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per le avventure dello Strigo: nessuno sano di mente avrebbe anche solo osato profetizzare l’arrivo dello shooter più…

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Se soltanto quattro anni fa m’avessero detto che, un giorno, The Witcher 3 sarebbe girato su una console Nintendo, con buona probabilità mi sarei slogato le mandibole dalle risate. Per carità, quattro anni fa c’era Wii U e tra le mura di Kyoto non tirava propriamente quell’arietta fresca di montagna: certo è che, per immaginare Geralt e Nintendo uniti sotto la stessa egida, nemmeno la peggior sostanza allucinogena sarebbe bastata. Ma non è mai detta l’ultima parola, e se c’è una cosa che ci ha insegnato quel gioiellino di Switch nell’ultimo biennio è che, col giusto compromesso e un minimo…

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