La localizzazione in Assassin’s Creed Mirage include anche la lingua araba, uno dei pochi esempi nel mondo dei tripla A. Non solo, perché per il massimo della coerenza linguistica e culturale possiamo trovare anche l’arabo classico, la lingua prevalente ai tempi della Baghdad riprodotta nel gioco.
Parlando con GamesIndustry, il localization manager e cultural consultant Mohammed Alemam ha spiegato che solo così si poteva ricreare alla perfezione il contesto culturale del gioco. L’esempio di Ghost of Tsushima, che molti preferiscono giocare in giapponese anche se non lo comprendono, si può traslare su Assassin’s Creed Mirage e sulla lingua araba.
Ubisoft ha profuso molto impegno per l’inclusione del doppiaggio integrale in arabo. Approfittando dei servizi della compagnia Arlation e di otto esperti linguistici, oltre che di personalità come il dottor Raphaël Weyland e lo storico dell’arte Glaire Anderson, ci si è assicurati che tutto fosse realizzato a dovere.
In ogni sessione di doppiaggio era presente almeno uno di questi esperti. E il doppiaggio stesso è stato eseguito da madrelingua arabi, in modo che si potesse godere dell’accento naturale e non di quello magari ammorbidito di persone di origini arabe ma che vivevano altrove. Anche il doppiaggio inglese, comunque, si è servito di attori inglesi ma di origini arabe.
Ora Ubisoft e gli attori coinvolti sono soddisfatti del lancio migliore di sempre su PlayStation 5 e Xbox Series X|S e orgogliosi del lavoro svolto. Resta da vedere come si dividerà la community di Assassin’s Creed Mirage tra coloro che preferiranno l’inglese e coloro che opteranno per un più coerente arabo.