Ubisoft ha confermato che Assassin’s Creed Infinity non sarà un gioco free to play. Dopo aver detto a maggio che stava progettando giochi gratuiti per tutti i suoi più grandi franchise, Ubisoft è stata interrogata sul modello di business di Assassin’s Creed Infinity durante il suo report riguardante il secondo trimestre di guadagni, avvenuto durante la giornata di giovedì. Ecco le parole del CEO di Ubisoft Yves Guillemot:
“Non sarà free to play e questo gioco avrà un sacco di elementi narrativi in esso.”
“Sarà un gioco molto innovativo, ma avrà ciò che i giocatori hanno già in tutti i giochi di Assassin’s Creed, tutti gli elementi che amano avere fin dall’inizio.
“Sarà un gioco enorme ma con molti elementi che già esistono nei giochi che abbiamo pubblicato in passato.”
Il direttore finanziario di Ubisoft, Frédérick Duguet, ha anche detto che Infinity “è ancora in una fase iniziale di sviluppo“. Assassin’s Creed Infinity è una collaborazione tra Ubisoft Quebec (Odyssey) e Ubisoft Montreal (Origins e Valhalla). È stato affermato che AC Infinity sarà un titolo MMO ambientato in più periodi storici, e che si evolverà nel tempo come un servizio live. A luglio, Duguet ha definito Infinity “un progetto eccitante e ambizioso” che rimarrà “fedele all’eredità di Assassin’s Creeds di ricche esperienze narrative”.
Se siete interessati, potete trovare la nostra recensione di Assassin’s Creed Valhalla a questo link.
“Con Assassin’s Creed Valhalla, Ubisoft alza ulteriormente l’asticella di uno dei suoi franchise più importanti e redditizi. La versione Xbox Series X del titolo riesce, con un sol colpo di spugna, ad epurare la totalità delle magagne tecniche (caricamenti eterni, crash improvvisi, cali di frame rate) ravvisate nelle console di passata generazione: ma al netto della mera tecnologia e soffermandoci ad analizzare quanto effettivamente l’ultima iterazione della saga abbia da offrirci, possiamo solo accorgerci di quanto Ubisoft abbia spinto sull’acceleratore per portare alla luce uno dei propri capitoli migliori. Eivor è un primario caratterizzato alla perfezione a cui ci si affeziona facilmente, forse addirittura più in fretta di quanto successo per Bayek/Aya o Alexios/Cassandra“