Cory Barlog, celebre padre dell’apprezzatissimo God of War originale, quello del 2005, nonché del suo seguito e del più recente, lanciato nel 2018 per PlayStation 4, ha voluto esprimere la sua passione per la serie Ubisoft Assassin’s Creed, una serie con cui il celebre autore ha però anche un grosso problema.
Barlog, infatti, nonostante si dichiari un grande appassionato della serie storico/fantasy di Ubisoft, ha svelato un suo grosso problema relativo alla serie Assassin’s Creed: “Quando gioco un Assassin’s Creed, uno qualunque, mi ritrovo sempre a volerlo abbandonare la prima volta in cui veniamo mandati nel futuro”, ha detto. “La seconda volta solitamente li abbandono. Sono pienamente consapevole che c’è un grandissimo gioco dopo, solo pare che io non riesca ad essere affatto legato alla storyline nel futuro. Non che la storyline del futuro non sia buona, è solo che fatico a esserne entusiasta quando tutto quello che voglio fare è essere un assassino, o un pirata, o esplorare l’antico egitto”.
Barlog ha continuato spiegando come, per questa ragione, l’unico Assassin’s Creed che abbia mai finito fu Black Flag, e semplicemente perché “la fantasia dei pirati era cosi forte. Ma ci ho messo un sacco di tempo”. Insomma, per il buon Barlog la componente fantascientifica è di troppo. Un opinione sicuramente valida, probabilmente condivisa da molti, me incluso che adoravo nei primi capitoli le interazioni con il futuro/tempo moderno; interazioni che con l’andare dei titoli si è fatta sempre più debole fino a ridursi, oggi, a una parentesi di poco conto in titoli altrimenti di pura caratura storico-fantastica.
Se amate la serie Assassin’s Creed e la sua più recente iterazione norrena, nei panni del temibile Eivor, forse sarete interessati dai dettagli relativi ai due futuri DLC trapelati in rete; avviso, l’articolo potrebbe contenere piccoli spoiler, leggetelo dunque a vostro completo rischio e pericolo.