Come si può rendere migliore un prodotto già perfetto con il suo primo capitolo? Onestamente non lo sappiamo, ma il team di Fortiche e Riot Games con questa seconda stagione di Arcane 2 ci sono riusciti… e alla grande.
La suspance e l’hype accumulate in tutti questi anni sono stati ripagate con 9 episodi eccelsi, sia dal punto di vista artistico che narrativo, con una maggiore cura nella regia, come dimostra la ottima gestione degli stacchi tra gli atti.
Prima di passare all’analisi, ci permettiamo di dire che Arcane rappresenta perfettamente il concetto di trasposizione cinematografica/televisiva di un videogioco. Seppur un gioco possa avere dei termini narrativi fissi, come background di personaggi e ambientazioni ampiamente descritte, il riadattamento a un prodotto audiovisivo è fondamentale, a patto di fare modifiche per poter creare una storia più sensata agli occhi dello spettatore. La storia di League of Legends e dei suoi personaggi è totalmente estranea al gioco stesso, ma i più appassionati sanno che Arcane ha cambiato, addirittura stravolto, tutta la lore raccontata negli ultimi anni di LoL. Questo non implica un danno, anzi, se il prodotto su schermo è di qualità, i videogiocatori non sentiranno il peso delle differenze tra i media. Ovviamente ci sono diversi tipi di adattamento, perché comunque esistono giochi dove la componente narrativa è fondamentale. Se prendiamo il caso di un altro prodotto di successo, The Last of Us, HBO si è permessa di cambiare molte cose rispetto al gioco, confezionando un prodotto unico e comunque apprezzabile da tutti. La fortuna di Arcane è che ci fosse carta bianca sulla realizzazione del plot, ma come la storia ci insegna, basta poco per portare su schermo un brutto adattamento televisivo di un videogioco.
L’odio, il peccato, il risentimento e la ricerca di pace interiore
La bellezza di Arcane 2 è che noi telespettatori siamo trasportati da tutti i sentimenti contrastanti dei personaggi, per ogni singolo episodio. L’inizio di questa seconda stagione è un seguito diretto degli ultimi momenti della fine della prima stagione, dove vediamo una Pilltover ribaltata dai danni conseguiti dall’azione di Jinx. Non vogliamo scendere negli spoiler, perciò ci limiteremo a trattare alcuni sviluppi distaccandoci dalla storia. Nel caos degli eventi che susseguono i 9 episodi di Arcane, il rapporto tra Vi e Caitlyn e il loro sviluppo personale è probabilmente una delle scritture meglio riuscite in ambito di Character Design. Seppur riconosciamo che alcuni passaggi non vengano approfonditi con i giusti tempi, sulla bilancia chiamata “Jinx” abbiamo da una parte Vi, dubbiosa riguardo le proprie azione, e dall’altra Cait, totalmente ricolma di odio e disprezzo per Jinx ma che si preoccupa per Vi. Il loro rapporto è messo alla prova da scelte difficili e divergenze di opinione su come affrontare le sfide che si presentano. L’odio è l’elemento centrale del primo atto, alimentato da una combinazione di frustrazione, incomprensione e il peso delle aspettative reciproche dei personaggi. Caitlyn cerca costantemente di comprendere e sostenere Vi, ma si scontra con le barriere emotive di quest’ultima, ostacoli che impediscono alla prima di lasciarsi andare all’odio. La complessità delle relazioni interpersonali, sottolineando l’importanza della comunicazione, della fiducia e del compromesso, è rappresentata magistralmente tra queste due partner, ma non sono da meno anche Jayce e Viktor, o Jinx e Ekko ed addirittura Mel e Ambessa.
Specialmente per Ambessa, che abbiamo conosciuto meglio in questa stagione, l’odio e la paura del futuro la portano a scelte inevitabilmente crudeli. Potremmo anche definirla un’antieroe estremo, ma la paura e lo sconforto della famiglia la portano in un limbo caratteriale… una linea che divide l’umanità da cosa non lo è più. Stessa linea in cui Viktor vacilla per tutta la serie. Nei primi due atti assistiamo a ciò che potrebbe essere una conseguenza della rivalsa di Viktor, sensazione che muta, in seguito, nella pura e semplice ricercatezza della pace, portandolo a varcare quella linea tanto discussa interiormente, andandola poi a distruggere.
Insomma, stiamo parlando di rapporti complessi e raccontanti magistralmente, peccato solo che alcuni di questi si perdano nella fretta dei “soli” 40 minuti per episodio. Questo avviene perché, per dare molto più contesto a scene o a situazioni, in questa seconda stagione si è perso tempo a raccontare molti personaggi e storie superflue. Pur donando complessità e background alla storia, questa scelta sacrifica momenti narrativi inerenti i personaggi principali, eventi che sarebbe stato meglio approfondire… perché non basta un “pasticcino” a far cambiare idea a una persona.
Gli eccelsi comparti tecnici e il fan service
Pensiamo che nessuno voglia criticare la parte grafica di Arcane 2, ma soltanto elogiarla. In questa seconda stagione vediamo una qualità visiva pazzesca, senza mezzi termini, con un miscuglio di arte 3D e 2D capace di rendere le scene piene e variegate. Tecnica e stile si amalgamano per comporre vere e proprie opere d’arte, durante ogni singolo episodio, specialmente nel nono.
Il comparto sonoro non è da meno, con una colonna sonora che supera a pieni punti la già eccelsa versione vista nella prima stagione. Ci sono canzoni davvero iconiche che ormai stanno intasando tutte le piattaforme di streaming musicale e clip sui vari social. Guarda caso, una delle canzoni più apprezzate è “The Line” di Twenty One Pilots… perfettamente inerente a quanto detto prima
La cura nei dettagli è maggiore in questa seconda stagione, con molti particolari inerenti al mondo di LoL di Arcane e all’universo del gioco. Ogni opening ha dei dettagli nascosti, capaci di preannunciare avvenimenti che accadranno durante gli episodi, o addirittura, se si pone l’attenzione anche su determinati fondali in certi episodi, si può prevedere il destino di alcuni personaggi..
Questa cura non ripaga solo gli spettatori, ma anche i fan della Lore di League of Legends. In questa seconda stagione si trovano risposte a enigmi lasciati sospesi da anni. Specialmente negli ultimi tre episodi si trovano dettagli che qualsiasi amante della Lore avrà sicuramente apprezzato, e che permetteranno di ipotizzare sul futuro delle trasposizioni televisive di League of Legends come, ad esempio, il corvo…
La recensione in breve
Arcane 2 è un prodotto audiovisivo di pregevolissima fattura: come una delle serie animate più belle di sempre. I team di Fortiche e Riot, con la partecipazione produttiva di Netflix, sono riusciti a confezionare nove episodi apprezzatissimi tanto su IMDB che nel resto del settore. La caratterizzazione dei personaggi è l'elemento vincente di questa stagione, con sviluppi di rapporti sempre più complessi e profondi. I tempi ridotti di una serie animata non permettono però di dedicare i giusti tempi allo sviluppo dei molti personaggi presenti su Arcane, e questa piccola stortura si nota in alcune scene "castrate". Per il resto rimane comunque un prodotto impeccabile, ricco di momenti adrenalinici e toccanti, il tutto accompagnato da una colonna sonora importante e memorabile. Un prodotto capace di soddisfare qualsiasi palato.
I pregi
- Una storia ben raccontata con personaggi meravigliosi
- Un ritmo incalzante con il giusto equilibrio tra azione e dialoghi
- Una qualità visiva sopra la norma
- Colonna Sonora ricca di canzoni memorabili
- Apprezzabile da chiunque, sia da non giocatori che da fan accaniti di LoL
I difetti
- I tempi ridotti degli episodi non permettono un giusto spazio alla caratterizzazione di tutti questi personaggi
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Voto Game-Experience.