La software house Finlandese Frozenbyte ne ha fatta di strada con questa serie. E’ piacevole poter assistere al lancio del quarto episodio di una serie che festeggia proprio quest’anno il suo decimo anniversario, saga per altro iniziata quando i ragazzi di Frozenbyte avevano appena iniziato il loro percorso da sviluppatori. Trine è una serie che mette al centro della storia le avventure di una triade di eroi, un classico del mondo fantasy: un cavaliere, una ladra ed un mago. Il tutto inserito in un mondo fiabesco ed associato ad un gameplay focalizzato su piattaforme e puzzle. Questo è l’incipit della serie ed ovviamente di Trine 4 – The Nightmare Prince.
Il principe citato nel titolo è Selius, brillante ma un po’ troppo arrogante studioso di magia all’accademia locale. Intenzionato ad apprendere i segreti delle arti arcane per conto proprio, il principe mette le mani su un tomo dai contenuti potenti ed oscuri. Come da programma, il giovane perde il controllo della magia oscura da lui evocata ed inizia a rendere “reali” gli incubi che popolano il suo sonno. Il regno ora si ritrova invaso da creature malefiche e pericolose che minacciano tutti gli abitanti. Al solito, sarà compito degli eroi Amadesu (il mago), Pontius (il cavaliere) e Zoya (la ladra) trovare una soluzione a questo problema per restituire pace e sicurezza al regno.
Una fiaba classica con qualche piccolo risvolto “cartoon horror” in stile Halloween che strapperà più di un sorriso a chi (come il sottoscritto) ha sempre apprezzato lungometraggi animati in stile Don Bluth o comunque racconti fantasy per ragazzi. La prima cosa che sorprende in è certamente la realizzazione tecnica degli ambienti di gioco, meravigliosamente ricreati con uno stile delizioso e funzionale. Molto complessi e ricchi di dettagli, gli ambienti in Trine 4 – The Nightmare Prince colpiscono l’occhio immediatamente anche grazie ad un’ottima direzione artistica. E’ davvero un piacere muoversi su cime innevate, case infestate, ricche città che ricordano per certi versi la nostra Venezia. Dal punto di vista prettamente tecnico è lecito aspettarsi altissima qualità per il prodotto finito, almeno considerato ciò che è possibile vedere al momento.
Dal punto di vista del gameplay, il gioco mostra subito meccaniche che mescolano il meglio del genere platform con il genere puzzle. Amadeus il mago può creare blocchi e far levitare con i suoi poteri molti oggetti presenti nei vari schemi di gioco. Pontinus il cavaliere è un robusto combattente in grado di sfasciare oggetti con la sua spada e con il suo peso, ma può anche riflettere la luce del sole con il suo scudo e risolvere enigmi basati, appunto, sulla luce. Zoya la ladra è agile e scattante, può utilizzare corde con rampino per ondeggiare liberamente nell’aria, ma può anche legare tra loro oggetti e tirare con l’arco per tagliare corde a distanza. Unendo le varie abilità dei personaggi presenti, Trine 4 – The Nightmare Prince fa delle meccaniche di gameplay il suo fulcro principale, attorno al quale ruotano molte scelte di game design.
I livelli metteranno alla prova non solo le abilità di ogni singolo personaggio ma, soprattutto, l’interazione tra le potenzialità dei membri del team. Sarà quindi necessario pensare “fuori dagli schemi” per risolvere gli enigmi più complessi. Mescolare il genere puzzle al genere platform si rivela una scelta azzeccata, adatta a spezzare la routine con fasi più basate su riflessi e salti. Anche i combattimenti non mancano, nonostante siano decisamente più saltuari e principalmente dedicati al robusto cavaliere Pontius.
Trine 4 – The Nightmare Prince parte decisamente con il piede giusto, mostrando uno stile grafico di gran pregio e meccaniche di gameplay variegate e divertenti. E’ presente anche un doppiaggio completo in lingua italiana che contribuisce non poco a donare un senso di “cartoon vecchia scuola” al titolo. E’ difficile che qualcosa possa andare storto viste queste premesse, ma aspettiamo la recensione completa prima di poter “incoronare” davvero questo nuovo episodio della serie Trine.