Era il 14 Settembre 2001 (quasi 20 anni fa ormai) e Luigi, l’eterno secondo, si preparava a fare un passo che l’avrebbe catapultato nel firmamento delle “star” principali della grande N. Luigi’s Mansion approdò sulla neonata console Nintendo GameCube facendo innamorare moltissimi giocatori, sorpresi dal cambio drastico di rotta per una mascotte appartenente all’universo “mariesco” che si ritrovava a dover combattere contro fantasmi e creature sovrannaturali all’interno di una tetra villa. Il gioco strizzava l’occhio a titoli come Resident Evil in termini di meccaniche esplorative, ma tirava fuori dal cilindro un sistema tutto nuovo per combattere i nemici. Armato di Poltergust 3000, uno speciale aspirapolvere “spiritico” creato dal simpatico e folle Dottor Strambic, il nostro uomo verde si preparava ad un’avventura ricca di suspense e mistero.
Durò ben 12 anni l’attesa per un secondo capitolo: Luigi’s Mansion 2 (noto anche come Luigi’s Mansion: Dark Moon) arrivò su Nintendo 3DS il 20 Marzo 2013 arricchito con numerose novità a livello di gameplay e con l’introduzione di una corposa componente multiplayer. Luigi, si sa, è molto amato e la grande N non poteva lasciarlo in disparte per troppo tempo. Nintendo Switch, console fortunatissima che non smette mai di stupire, si prepara ad ospitare la nuova avventura “fantasmosa” che il pavido Luigi dovrà affrontare. Stavolta però non sarà completamente solo: potrà infatti contare sull’aiuto di Gooigi, una “copia melmosa” di Luigi che potrà essere controllato direttamente dal giocatore (o da un amico tramite Joy-Con/controller aggiuntivo) per svolgere un gran numero di compiti specifici. Il molliccio Gooigi può infatti scivolare all’interno di strette tubature, oltrepassare grate e persino combattere al fianco del nostro quasi-eroe. In aggiunta alla presenza di una spalla, Luigi’s Mansion 3 mette in mostra un gran numero di varianti del gameplay alla base della serie.
Durante la prova che abbiamo potuto effettuare è possibile utilizzare una sorta di sega circolare (attivabile tramite flash di luce della nostra fidatissima torcia elettrica) che permette a Luigi di far letteralmente a pezzi molti elementi dello scenario, con effetti davvero interessanti. Interazioni con Gooigi, oggetti da utilizzare in modo fantasioso, esplorazione e fantasmi da combattere usando l’ingegno oltre che i riflessi. Sembra davvero che Luigi’s Mansion 3 faccia suo il concept ormai celebre della “Nintendo Difference”: divertimento a palate per tutti e tante cose da fare. Cosa si può capire fin da ora di questo terzo capitolo della saga di Luigi in versione Ghostbuster? Di certo c’è molta carne al fuoco e molta qualità visibile: le animazioni di Luigi sono uno spasso e gli ambienti sono realizzati con cura maniacale. Qualche incertezza sul frame rate qui e là ma niente altro da segnalare in termini tecnici. Il comparto multiplayer, composto dalla coppia Torre del Caos per il co-op (un gradito ritorno) e la nuovissima modalità competitiva Giochi Paranormali, promette di allungare notevolmente la longevità del gioco oltre i titoli di coda.
Resta l’incognita del livello di difficoltà generale, oltre che dell’atmosfera respirabile all’interno del gioco. Se è pur vero che l’Hotel Last Resort, principale ambientazione del gioco, è composto da una varietà apprezzabile di piani ed ambienti differenti, è anche vero che la stessa struttura priva automaticamente il gioco del feeling alla Resident Evil (backtracking, esplorazione più profonda) che tanto aveva fatto apprezzare il primissimo capitolo della serie. L’impressione è che il team di sviluppo stia seguendo diligentemente i binari già posati da Luigi’s Mansion 2, spostando il gioco su una dimensione più tendente al puzzle esplorativo con combattimenti/azioni arricchiti da nuove features e tralasciando quel fantastico senso di survival horror “umoristico” che permeava il gioco originale. La cosa non è necessariamente un male, se tutto ciò che viene cambiato o aggiunto (le ventose sparate dall’aspirapolvere di Luigi sono una trovata veramente geniale) si colloca correttamente nell’architettura generale del gioco. Per poter dare un giudizio definitivo dobbiamo aspettare ancora un po’. Sarà un Halloween molto interessante.