Quello che ormai da mesi era soltanto un rumor, da poche ore è stato confermato ufficialmente da parte di Microsoft: per circa due anni dal suo lancio, la console Xbox Series X non avrà titoli di nuova generazione esclusivi.
Questo perché la compagnia americana ha intenzione di non tagliare subito con la vecchia generazione, come spesso accade con il passaggio alle nuove console, ma invece vuole permettere a chi ha investito su Xbox One S o Xbox One X di poter continuare a usufruire dei servizi e dei contenuti prodotti dagli Xbox Game Studios.
Il primo gioco completamente cross-gen sarà proprio Halo Infinite, in sviluppo presso 343 Industries, mentre tutti gli altri titoli che usciranno sulla nuova Series X fino a un paio d’anni dal suo lancio usciranno anche su Xbox One, console uscita originariamente nel 2013.
Il noto analista e insider del settore, ossia Daniel Ahmad, ha cercato di spiegare meglio la situazione con alcuni tweet. Egli ha tentato di far capire agli utenti la nuova politica del colosso di Redmond, la quale è incentrata completamente nell’aumentare il più possibile il numero di giocatori nel loro generale “ecosistema” di gaming, attraverso multeplici punti di entrata, una grande libreria di contenuti e una vasta selezione di servizi interconnessi e personalizzabili.
Xbox Series X non sarà soltanto una console in sè, ma uno dei tanti modi per affacciarsi all’infrastruttura generale di Xbox (ricordiamo tra l’altro che alcuni rumor vogliono per la nuova console una “modalità Windows” in grado di far girare i giochi e app PC).
Con la prossima generazione, infatti, sarà possibile decidere se giocare ai titoli a cui siete interessati su Xbox One di scorsa generazione, su Xbox Series X di nuova generazione (console di fascia alta) ed eventuale versione di fascia bassa vociferata come Lockhart, PC e ovviamente sui dispositivi mobile grazie al servizio di gioco in streaming Project xCloud.
L’interconnessione tra le diverse generazioni, come anche tra Project xCloud e Xbox Game Pass, permetterà infatti agli utenti di avere accesso a numerosi giochi tripla A con una sottoscrizione decisamente economica, e poterli giocare sul dispositivo che si vuole, grazie anche alle tecnologie del cross-save e del cross-play. Tutto questo aumentà, secondo l’Ahmad, l’engagement da parte dell’utente e le entrate da parte della compagnia.
Xbox Series X è già pensata come una console non solo di nuova generazione, ma come una console di fascia alta, una soluzione per i videogiocatori più hardcore, oltre che come una dei tantissimi modi di affacciarsi all’infrastruttura Xbox.
E’ chiaro che questo tipo di politica aiuterà Microsoft a compensare là dove non ha avuto successo, come ad esempio nella vendita di unità Xbox One ad esempio. Questa politica le offrirà nuovissime entrate dove prima non era possibile e la aiuterà anche a vendere ulteriori unità di console di attuale generazione. Tutto ovviamente a vantaggio dell’aumento di servizi per i giocatori.
Voi cosa ne pensate di questa politica? Siete d’accordo oppure no? Fateci sapere la vostra opinione.
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