Alienware, il produttore statunitense di hardware per PC da gaming, stando alle ultime fonti, sta tagliando i rapporti con la sponsorizzazione di League of Legends, in particolar modo con la casa di sviluppo “Riot Games” in seguito alle accuse di molestie sessuali contro il presidente della compagnia, Nicolo Laurent.
Alienware terminerà la sua partnership globale di eSport (dedicato a League of Legends) con più di 10 mesi di anticipo, l’azienda nelle discussioni riferite a Riot Games, ha citato la sua preoccupazione per l’immagine pubblica dello sviluppatore del gioco tra denunce di molestie e altre controversie che si stanno manifestando ultimamente.
L’accordo stipulato tra Alienware e Riot Games doveva originariamente scadere nel gennaio del 2022, secondo fonti. Lo scorso fine settimana la software house di League of Legends ha rimosso il marchio Alienware da tutte le sue trasmissioni competitive della Lega. In occasione degli ultimi eventi, la compagnia statunitense di sviluppo di videogiochi ha espresso testuali parole su Dot Esports.
L’accordo tra le due aziende comprendeva la sponsorizzazione per l’intera scena mondiale degli eSport della Lega, inclusi LCS, LEC, LCK, LPL, Mid-Season Invitational e il Campionato del mondo. Nel dicembre del 2018, Riot Games ha sospeso il direttore operativo Scott Gelb dopo che è emerso un rapporto che delineava accuse di condotta inappropriata, tra cui colpire i dipendenti maschi nei genitali per scherzo.
In una dichiarazione rilasciata dopo quel rapporto, Riot ha riferito che Gelb sarebbe stato sospeso senza paga e sarebbe stato sottoposto a un corso di formazione prima di ritornare in azienda. A marzo dell’anno seguente Gelb era ancora COO di Riot. La scorsa estate, Riot si è trovata in un’altra crisi di pubbliche relazioni durante l’accordo tra LEC e NEOM. Gli stessi commentatori di Riot hanno criticato l’accordo NEOM a causa del trattamento riservato dall’Arabia Saudita alla comunità LGBTQ +, come delineato in un rapporto di The Guardian.
Oltretutto, due donne che avevano lavorato presso la casa di sviluppo hanno colpevolizzato l’azienda sostenendo di aver dovuto sopportare molestie sessuali e discriminazione di genere per via dei pagamenti meno retribuiti rispetto agli uomini, nonostante la stessa posizione professionale. Riot, dal canto suo, ha accettato di pagare la somma di 10 milioni di dollari per risolvere la causa, tuttavia i querelanti si sono ritirati dalla fase di transazione dopo che il Department of Fair Employment and Housing della California ha affermato che le due ragazze di Riot Games potrebbero avere diritto a una somma di “oltre 400 milioni di dollari”.
Detto ciò, speriamo che i problemi dell’azienda periscano al più presto, nel frattempo voi che ne pensate? Fateci sapere la vostra lasciando un commento nello spazio sottostante.
Segnaliamo inoltre che Star Citizen, l’ambizioso progetto del simulatore spaziale curato dal team di Cloud Imperium ha recentemente superato il proprio record dal punto di vista del budget, grazie anche alla campagna di Crowdfunding.