Un report recente ha rivelato nel dettaglio cosa si suppone sia successo tra Activision Blizzard e NetEase, portando alla separazione delle due società. Sembrerebbe, infatti, che durante una call tra le agenzie, Bobby Kotick, amministratore delegato di ABK, si sia sentito “minacciato” da William Ding, il capo esecutivo di NetEase, riguardo l’acquisizione della prima da parte di Microsoft.
Il report, rilasciato dal New York Times, parla di una call che avrebbe avuto luogo a ottobre tra Activision Blizzard e NetEase per discutere il futuro della loro partnership durata bene 14 anni, ma da cui i rappresentanti delle compagnie sono usciti con “interpretazioni drasticamente differente di ciò che è stato detto”. Come conseguenza, World of Warcraft non è più disponibile in Cina a partire da gennaio 2023 a causa dell’impossibilità di trovare un accordo.
Secondo le fonti del NYT, la tensione tra le compagnie stava crescendo già da prima del (tentativo di) rinnovo del contratto, in quanto i capi di NetEase ritenevano che Kotick avesse portato avanti posizioni irragionevoli nel corso degli anni, tra cui la disapprovazione dell’investimento, nel 2018, di 100 milioni di dollari da parte di NetEase per permettere a Bungie di realizzare giochi che non fossero Destiny, quando Activision voleva che il team di sviluppo si concentrasse su quest’ultimo.
La call di ottobre, però, sarebbe stata l’ultima goccia in quanto, durante la riunione avvenuta per mezzo di interpreti, il CEO di ABK avrebbe interpretato alcune parole di Ding come una minaccia nei confronti dell’acquisizione da parte di Microsoft, negata in seguito dal rappresentante di NetEase Alexandru Voica. Secondo l’interpretazione di Kotick, Ding avrebbe compromesso l’approvazione del passaggio a Microsoft da parte del governo cinese, questo a seconda di come sarebbero andati gli accordi sulle licenze tra le due compagnie.
ABK sembrerebbe aver, in seguito, cercato di riportare la situazione alla normalità, offrendo un rinnovo del contratto a NetEase, la quale ha deciso di rifiutare, ritenendo ineguali e ingiuste le condizioni della cooperazione, portando le tue parti al fallimento del raggiungere un accordo.
A causa di ciò, l’unico gioco di Activision Blizzard a cui i giocatori possono accedere, al momento, è il titolo mobile Diablo Immortal. Tuttavia, questo potrebbe cambiare, in quanto ABK sta cercando di tornare a vendere all’interno del territorio tramite altre compagnie.