L’acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft riceve un ulteriore sostegno, questa volta da parte di un importante sindacato americano. Mentre Phil Spencer compie un altro importante passo avanti confermando l’accordo con Nintendo Switch e Steam per continuare a portare Call of Duty su tutte le piattaforme di gioco, il CWA (Communications Workers of America) prende posizione favorevole nei confronti dell’operazione.
Activision-Blizzard, l’acquisizione aiuterebbe i lavoratori, per il CWA
Il sindacato si è fatto sentire con una comunicazione inviata a The Hill, nella quale si è schierato a favore dell’acquisizione di Activision-Blizzard. La presa di posizione è molto importante perché i lavoratori rappresentati costituiscono una percentuale ampia di dipendenti del settore. Anche se il sindacato è relativamente giovane, poi, Microsoft aveva già espresso la sua volontà di supportarlo e di supportare organizzazioni e movimenti simili.
“Approvando l’acquisizione Activision-Blizzard, l’FTC ha l’opportunità di prendere una posizione forte in favore della democrazia economica“, si legge nella comunicazione firmata dal presidente del CWA Chris Shelton. “E di dare un esempio su un possibile e potente rimedio per proteggere i dipendenti dallo sfruttamento delle grandi compagnie, che possono abusare della loro posizione nel mercato per abbassare gli stipendi e peggiorare le condizioni di lavoro.”
Il rimedio a cui si fa riferimento è appunto la possibilità di aderire a un sindacato e di farsi rappresentare. Questo deriva da un accordo di neutralità sul lavoro che il CWA e Microsoft hanno siglato quest’estate e che sarà attivo due mesi dopo la conclusione dell’acquisizione di Activision-Blizzard.
“Non c’è industria che abbia più bisogno di forza lavoro con una forte conoscenza interna nell’esporre i torti o nel combattere per condizioni migliori di quella tecnologica. Il nostro accordo di neutralità con Microsoft è diverso dalle soluzioni comportamentali che vengono spesso disattese dalle compagnie poco dopo aver stipulato gli accordi. È una soluzione strutturale, che crea un percorso stabile per i lavoratori, consentendo loro di organizzarsi ed esercitare la loro forza per dei veri guadagni, alterando le relazioni di forza nel contesto lavorativo.”
Le prospettive in caso di fallimento dell’operazione sarebbero molto più nere, secondo il CWA. Non ci sarebbero infatti variazioni nelle relazioni di potere all’interno dell’industria videoludica, Sony continuerebbe ad approfittare della sua leadership di mercato e le voci dei lavoratori spesso vittima di sfruttamento, lavorativo e non solo, continuerebbero a rimanere troppo deboli.
Un altro tassello in una lunga e intricata vicenda, insomma, che ci accompagna da mesi ma che sembra ancora piuttosto lontana da una soluzione definitiva.